Causa di beatificazione e canonizzazione di madre Giuseppina Arcucci

L'editto del Vescovo della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia Sergio Melillo

causa di beatificazione e canonizzazione di madre giuseppina arcucci

Donna di Dio visse una intensa vita di preghiera, austera con sè stessa, educatrice e madre per tante generazioni di arianesi

Ariano Irpino.  

 

Sergio Melillo Vescovo della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia 

Il 21 gennaio 1940, moriva santamente ad Ariano Irpino, dove trascorse 63 anni della sua vita, la Serva di Dio Giuseppina Arcucci (al secolo Ernestina Maria Luisa), fondatrice delle Suore dello Spirito Santo, ancora oggi tanto benemerite in Diocesi, in Italia, Filippine e Indonesia.

La sua esistenza, preziosa agli occhi di Dio, non passò inosservata agli occhi di quanti ebbero il privilegio di conoscerla e di apprezzarne il cammino compiuto per vivere la sequela Christi.

Donna di Dio visse una intensa vita di preghiera, austera con sè stessa, educatrice e madre per tante generazioni di arianesi, promotrice di tante opere a benecio dei poveri e degli ultimi, si contraddistinse per una carità senza limiti.

Sempre in unione e in obbedienza ai vescovi succedutosi nella Diocesi ha speso la sua vita in Ecclesia e cum Ecclesia. L’amore all’Eucarestia, a Maria, al fratello, segnarono profondamente la vita di chi l’ha conosciuta. Nella Serva di Dio Giuseppina Arcucci, la gente della nostra Chiesa, riconosce la disce- pola di Cristo che vuol vivere la propria esistenza ad immagine di Maria e delle donne che seguivano Gesù cercando di essere fedele al Vangelo che annuncia. Ed è proprio nella fedeltà alla quotidianità ha saputo rendere straordinario ogni momento della sua vita, donata a Dio e ai fratelli, sopratutto attraverso la preghiera che è stata la fonte della sua serena e duciosa apertura all’umanità e della sua accoglienza, sempre pronto ad accogliere tutti con cuore di madre.

La sua memoria è ancora viva oggi ed aumenta, con il passare degli anni, la sua fama di santità. Per questo, accogliendo la richiesta del Rev.do Fr. Francesco Ricci, O.P., postulatore legittimamente costituito, che in data 21 gennaio 2021 ci ha chiesto con il Supplex libellus di introdurre la Causa di Beaticazione e Canonizzazione della Serva di Dio, dopo aver ottenuto l’unanime consenso della Conferenza Episcopale Campana il 26 gennaio 2021 e il Nulla Osta della Congregazione delle Cause dei Santi il 20 gennaio 2022 (Prot. N. 3606-1/21), nel portarne a conoscenza al Popolo di Dio della Chiesa di Ariano Irpino - Lacedonia invitiamo, tutti e singoli i fedeli, a comunicarci direttamente o a farci pervenire alla Curia Vescovile (piazza Plebiscito - 83031 Ariano Irpino) tutte quelle notizie, dalle quali si possano in qualche modo arguire elementi favorevoli o contrari alla fama della detta Serva di Dio. Dovendosi, inoltre, roccogliere, a norma delle disposizioni legali, tutti gli scritti a lei attribuiti, ordiniamo, col presente Editto, a quanti ne fossero in possesso, di rimettere con debita sollecitudine alla medesima Curia Vescovile qualsiasi scritto, che abbia come autore la Serva di Dio, qualora non sia già stato consegnato alla Postulazione della Causa.

Ricordiamo che col nome di scritti non s’intendono soltanto le opere stampate, che peraltro sono già state raccolte, ma anche i manoscritti, i diari, le lettere ed ogni altra scrittura privata della Serva di Dio. Coloro, che gradissero conservarne gli originali, potranno presentare copia debitamente autenticata.

Stabiliamo, inoltre, che il presente Editto rimanga affisso per la durata di tre mesi alle porte della Curia Vescovile di Ariano Irpino - Lacedonia e di tutte le Chiese della nostra Diocesi e che sia pubblicato sul bollettino ufficiale, la rivista “Il Cammino”, e il sito della Diocesi e l’organo di comunicazione locale “Ottopagine”.