Dramma Ucraina, Oleg riabbraccia il figlio di 4 mesi in fuga dalla guerra

Al Centro Unico di Accoglienza la storia drammatica di un padre iche ritrova il proprio piccolo

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Avellino.  

È partito non senza disagi il Punto d’Accoglienza Unico presso il Paladelmauro di Avellino per i profughi ucraini. La struttura sarà aperta dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 14.

L'Asl, sotto il coordinamento della Prefettura e in collaborazione con il Comune di Avellino, offrirà tutti i servizi per quanto concerne la registrazione del codice STP e l’effettuazione di tamponi e vaccinazioni.

Parallelamente lavora il personale della questura per le dichiarazioni di presenza sul territorio italiano degli ucraini in fuga dalla guerra.

L’Associazione Ucraini Irpini ha garantito, dal canto suo, il necessario supporto per venire incontro alle esigenze di assistenza dei propri connazionali.

In relazione al presumibile incremento dei flussi di profughi ucraini, da lunedì 28 marzo 2022, inoltre, l’Asl Avellino ha previsto, unicamente per i profili sanitari, l’attivazione di 2 Hub presso i Centri Vaccinali di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi, che saranno aperti, allo stato, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 14.00.

Primo giorno con code e qualche affanno diverse decine le persone in fila anche perchè si sono unite le persone presentatesi spontaneamente a quelle che invece erano state convocate.

L'obiettivo del Punto unico di accoglienza è quello di accorciare la filiera della macchina organizzativa per la registrazione dei profughi in irpinia.

E si conoscono ancora tante storie strazianti come quella della famiglia di oleg lui viveva già ad Avellino ora la moglie lo ha raggiunto con i due figli, Karina e Daniel, un bimbo di 4 mesi. “La distanza tra di noi era diventata insopportabile – ci racconta – Ecco perchè mia moglie ha deciso di sobbarcarsi un viaggio del genere. Sono arrivati settimana scorsa da Ivano Frankivsk. Per una creatura di appena 4 mesi 48 ore in un pullman è stato pesantissimo ma ora sono contento che ci siamo ricongiunti, nonostante il viaggio sia stato massacrante”.

Mossa da grande spirito patriottico la signora Olga che ha riabbracciato i suoi nipoti e la figlia. “Sono arrivati dalla zona occidentale dell'Ucraina. Basta sirene, basta bombe. Per loro quella vita era diventata impossibile. Sono sicura che l'Ucraina vincerà questa guerra. L'Ucraina era, è e sarà sempre l'Ucraina”.