Piano borghi, l'allarme di Confartigianato: Irpinia e Sannio saranno penalizzate

Secondo il presidente Ettore Mocella i criteri vanno rivisti, le aree interne non avranno benefici

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Avellino.  

“Il Piano borghi così non va. Rischiamo che il territorio venga penalizzato. E senza benefici. Temiamo questo scenario per le aree interne della Campania, a cominciare da Irpinia e Sannio”. E’ l'allarme lanciato dal presidente di Confartigianato Campania e Confartigianato Avellino, Ettore Mocella che interviene a meno di due settimane dalla scadenza dei termini per la presentazione delle proposte da candidare al finanziamento. Il Piano borghi, inserito nel Pnrr, rappresenta un’occasione senza precedenti per molti comuni in particolare per le aree interne. Il Ministero della Cultura ha pubblicato un bando da un miliardo di euro. 420 milioni andranno a sostegno di progetti pilota per rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio spopolamento o abbandonati tramite la realizzazione di 21 interventi pari a 20 milioni ciascuno, uno per ciascuna Regione. I restanti 580 milioni di euro mirano invece alla realizzazione di progetti locali di rigenerazione culturale di almeno 229 borghi storici. La regione Campania sta per licenziare il suo piano Borghi. Ma secondo Confartigianato si sta andando nella direzione sbagliata. “Il Pianoborghi va migliorato – continua Mocella - utilizzando il contributo di proposte degli imprenditori, dei sindaci e di chi vive e lavora nei territori che l’iniziativa del Governo intende rilanciare”, rimarca Confartigianato. In particolare, si esprime perplessità sulla scelta di individuare soltanto 21 borghi, in base a criteri definiti dalle Regioni e non omogenei, ai quali attribuire ingenti risorse per progetti ancora poco chiari di riqualificazione e ripopolamento”. In questo modo, secondo la Confederazione, oltre al rischio di esporre questi centri a dinamiche speculative, non si riconosce il sistema di interdipendenze fra piccoli paesi vicini che ha storicamente caratterizzato l’identità culturale, sociale ed economica dei nostri territori. Il rischio è quello di allontanare ancora di più le micro località destinatarie del Piano Borghi, che spesso sono addirittura frazioni di paesi, dai territori vicini e circostanti, indebolendo ulteriormente i legami di comunità che connotano aree più vaste. “Serve una fase d’ascolto subito per riprogrammare il percorso – aggiunge Mocella – I territori devono essere protagonisti per queste scelte, altrimenti si ottiene un risultato completamente diverso da quello auspicato. Come Confartigianato Campania siamo impegnati a illustrare le opportunità offerte dal Pnrr ma anche quelle del Fondo Regionale per la Crescita. Su quest’ultimo argomento c’è stato un interessante momento di confronto organizzato da Unpli Campania, con il presidente Tony Lucido, a Pesco Sannita. Ci stiamo muovendo per spingere le imprese a mettere in campo progetti per cogliere al volo queste occasioni, che rappresentano valide vie d’uscita dalle difficoltà determinate dall’emergenza sanitaria”, conclude il presidente Mocella.