Il sindaco Gianluca Festa ha progetti ambiziosi per borgo Ferrovia e la stazione di Avellino. Un grande hub di interscambio nella porta Est di accesso alla città, sfruttando anche i collegamenti con la zona universitaria di Salerno.
Questo almeno nelle belle intenzioni. La realtà invece ci parla di una stazione chiusa, abbandonata e, per giunta, vandalizzata.
Sono di queste ore il vetro di un orologio spaccato e una tabella degli orari che ha fatto la stessa fine con il rischio che questi locali e questi uffici deserti possano diventare un giorno un dormitorio per senzatetto.
In attesa dei lavori di ammodernamento e dell'elettrificazione sulla linea con Salerno e Benevento, Avellino di fatto oggi è l’unico capoluogo campano privo di una stazione ferroviaria degna di questo nome.
E questa immagine del vetro rotto è lo specchio di un rione, borgo Ferrovia, che si sente completamente dimenticato ma che dalla recente sentenza del processo Isochimica spera di vedere una luce di rinascita dopo decenni di abbandono.
"Si tratta di una situazione che si inserisce nell'abbandono del quartiere - commenta Pietro Mitrione di In Loco Motivi - Sia la stazione che borgo Ferrovia vivono il comune degrado in attesa degli "attesi" progetti in corso di realizzazione e in fase di riqualificazione. In questi giorni si sta parlando tanto della Isochimica ma in pochi propongono adeguati ristori per quella comunità. Forse basterebbe dare una visione per questa parte della città che dovrà essere il riferimento per futuri insediamenti economici, produttivi ed amministrativi. Uno per tutti il trasferimento del tribunale".