Avellino, maggiori tutele per indagati affetti da patologie psichiatriche

Stipulato accordo con Asl Avellino su una miglior gestione delle misure di contenimento cautelativo

avellino maggiori tutele per indagati affetti da patologie psichiatriche
Avellino.  

Stipulato l'accordo voluto dalla Camera Penale Irpina in tema di applicazione delle misure di sicurezza.

Questo si propone di definire le modalità operative di collaborazione tra il Tribunale di Avellino, la Procura della Repubblica del Tribunale stesso, l'Ordine degli Avvocati, l'Ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna con l'Asl di Avellino e la Regione Campania con riferimento all'ottimizzazione delle Strutture Residenziali Psichiatriche per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza della Regione Campania.

L'obiettivo è quello di dare attuazione alla disposizione che ha convertito gli ex Opg in REMS, garantendo la piena integrazione tra i servizi di salute mentale sul territorio e l'ordine giudiziario ed in modo particolare garantendo il principio della priorità della cura sanitaria necessaria e la centralità del progetto terapeutico riabilitativo individualizzato.

Il fine ultimo sarebbe quello di far sì che innanzitutto la risposta trattamentale dell'indagato affetto da patologie psichiatriche venga definita già in fase di indagini preliminari. Questo avrebbe come conseguenza la possibilità di poter prospettare al giudice una vasta gamma di possibilità alternative al contenimento del soggetto, lasciando il ricovero in strutture REMS e la libertà vigilata solo come extrema ratio, da attuare quando questa appaia come soluzione unica e praticabile e non quando questa sia la via più immediata per la neutralizzazione della sua carica di pericolosità.

L’avvocato Nello Pizza, in rappresentanza della Camera Penale Irpina, definisce questo accordo un passo importante e soprattutto necessario per un territorio in cui la carenza di una struttura adeguata ad accogliere questa categoria si era fatta presente varie volte e varie volte era stato richiesto intervento.

Continua asserendo che maggiori controlli e maggiori verifiche sono necessari in contesti sanitari detentivi che, purtroppo, vengono lasciati indietro dalle istituzioni.

Un altro punto importante riguarda la tutela mentale dell’imputato, che viene prima di ogni possibile reato commesso: “un imputato già affetto da patologie psichiatriche che viene ristretto dal punto di vista della libertà personale subisce un ulteriore trauma psicologico”.