"Vogliamo respirare non soffocare": le richieste di Legambiente alle istituzioni

Consegnate a margine della riunione in Prefettura sullo smog

vogliamo respirare non soffocare le richieste di legambiente alle istituzioni
Avellino.  

Un tavolo con tutti gli attori del territorio per trovare una soluzione condivisa all'inquinamento ad Avellino e nel suo hinterland. A convocarlo il prefetto Spena che punta innanzitutto ad uniformare in tutti i comuni il divieto di abbruciamenti riprendendo così il protocollo Priolo del 2019.

Legambiente e le associazioni dal canto loro chiamano Prefettura, Comuni, Arpac e Asl alla massima responsabilità, ognuno per la sua parte attraverso, tra le altre cose, l'istituzione di un tavolo permanente, il censimento delle caldaie, tavoli tecnici sui roghi agricoli e un'indagine epidemiologica alla luce dei risultati dello studio SPES.

“L’argomento deve essere affrontato in tutti i suoi aspetti, che non sono solo quelli relativi ai roghi agricoli, che sicuramente in alcuni periodi dell’anno contribuiscono molto ad appesantire la qualità dell’aria – sottolinea Franco Mazza - La vicenda è complessa e va affrontata senza tralasciare alcun aspetto. Ci vogliono competenze tecniche su traffico, riscaldamenti, emissioni industriali e attività agricole”.

“La nostra richiesta è quella di affrontare il tema della qualità dell’aria, molto complessa, con un approccio che sia quanto più scientifico possibile - aggiunge Vincenzo Capozzi, Osservatorio di Montevergine -  Chiediamo di investire molto nella scienza, per aumentare e migliorare la qualità del monitoraggio”.

“Non vogliamo soffocare, ma respirare - è l’allarme lanciato da Antonio Di Gisi, presidente di Legambiente Avellino - Portiamo in Prefettura dieci proposte rivolte anche ad Asl ed Arpac, sottoscritte da 22 associazioni. "siamo preoccupati. La nostra non è una caccia alle streghe, ma l’emergenza c’è e va trattata come tale”.

Per l'Arpac siamo di fronte a un mix di concause. “Occorrono risposte in termini di area vasta per una questione complessa in cui il tema della circolazione veicolare, delle emissioni da riscaldamento e delle pratiche agricole concorrono tutte a configurare una situazione di criticità” afferma il direttore generale di Arpa Campania Stefano Sorvino

Ma il sindaco di Mercogliano Vittorio D'Alessio fa già capire che per lui la soluzione non è vietare i roghi agricoli. “Non sarebbe equo”.

E anche l'ordine degli Agronomi dice la sua. "Basta considerare gli abbruciamenti dei residui vegetali unico colpevole degli sforamenti nella provincia di Avellino. Si può fare, ma con determinate regole. Abbiamo chiesto al Prefetto di partecipare alla discussione al tavolo convocato in prefettura per affrontare l'argomento e fornire nostri suggerimenti in merito. Ma non siamo stati invitati. Ci auguriamo un’audizione per le prossime sedute”