Videocamere a scuola per difendere i nostri bambini

La petizione delle mamme dopo i presunti maltrattamenti all'asilo di Baiano

Baiano.  

Bambini picchiati, umiliati, costretti con la violenza a mettere il grembiulino o a stringere tra i denti un fazzoletto per restare in silenzio e non dar fastidio al resto della classe. L’ennesimo presunto episodio di sevizie subite dai piccoli della scuola dell’infanzia di Baiano ha provocato uno sdegno tale da spingere una mamma, la signora Orsola Barba, a farsi promotrice di una campagna di sensibilizzazione nel Mandamento.

La signora Orsola vive ad Avella, dove gestisce un esercizio commerciale. Ha una figlia che a settembre frequenterà, per la prima volta, la scuola dell’infanzia. Non ha ancora scelto in quale istituto mandare la propria bambina. Un’indecisione dettata soprattutto dalla percezione della scarsa sicurezza tra i banchi di scuola, accresciutasi ulteriormente con il caso dei maltrattamenti perpetrati da una maestra di Sperone all’asilo di Baiano. E’ per tale ragione che Orsola ha deciso di avviare una raccolta firme per garantire la sicurezza dei bambini nelle scuole d’infanzia e primarie. Un documento con il quale si intende chiedere a tutte le Istituzioni scolastiche del territorio di installare telecamere in classe in modo da ‘monitorare’ il comportamento e i metodi d’insegnamento dei docenti. «Quello di Baiano è solo la punta dell’iceberg. Nel Mandamento da tempo si parla di episodi del genere, anche in altre scuole ed altri comuni. Potranno anche essere leggende metropolitane o dicerie, ma noi mamme abbiamo paura. Asili nido, scuole materne, scuole elementari dovrebbero obbligatoriamente essere dotate, in ogni loro ambiente scolastico, di telecamere per la sicurezza dei bambini, dal momento che si tratta di minori: i nostri bambini non hanno le armi per difendersi da soli dai soprusi ed è giusto che sia un diritto per la loro tutela». 

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Rocco Fatibene