Il Covid indebolisce l'imprenditoria femminile

L'analisi di Giuliana Franciosa responsabile provinciale Azzurro donna Avellino

il covid indebolisce l imprenditoria femminile

L'intervento

Avellino.  

"L’osservatorio dell’imprenditorialità femminile di Unioncamere e Infocamere registra un calo dello 0,29%, circa 4 mila attività in meno rispetto al 2019. Questo è il dato drammatico che colpisce ancora una volta le donne, ma non solo. Colpevole di tutto questo l’attuale pandemia in corso ed una mancanza di organizzazione di servizi dedicati alla famiglia." E' l'analisi di Giuliana Franciosa responsabile provinciale Azzurro donna Avellino.

"Tutto ciò, naturalmente, ha avuto un impatto enorme sull'uguaglianza di genere. I dati forniti, infatti, dimostrano quanto il divario creatosi soprattutto in questo ultimo anno, rischi di estendere il tempo per l’uguaglianza di 51 anni.  

If Not Now, When?. Il lavoro fatto da Accenture Research e Quilt.Ai insieme a Women20, riguarda proprio l’analisi dell'impatto che il Covid-19 ha avuto sia sulle donne che sulle imprese, ma non solo. Parte importante del rapporto riguarda il lavoro che i governi dovranno fare affinché la società continui il suo progresso verso l'uguaglianza di genere. Si sottolinea il fatto che “spetta ai leader del G20 trasformare la sfida del Covid-19 in un’opportunità”.

Per venire fuori da una situazione così pesante -  continua Franciosa - è importante che vi sia la convinzione e la consapevolezza, che la piena partecipazione delle donne alla vita economica, possa favorire una rapida ripresa. I delegati del W20 hanno voluto, così, identificare 10 aree in cui i leader del G20 devono immediatamente agire per correggere i tanti squilibri di genere e garantire un’equa ripresa economica.

Organizzare, dunque, una ripresa diventa una sfida importante per i leader mondiali. Una sfida che mette al centro di tutto proprio le donne e il sistema iniquo che fino ad ora ha caratterizzato la nostra società. Ripartire dai servizi essenziali di cura e di sostegno alle famiglie, rappresenta il primo passo in avanti che i decision maker devono immaginare. Siamo ancora nella condizione in cui le donne si trovano a dover scegliere tra lavoro e famiglia, perché ad oggi sono poche o inesistenti le strutture pubbliche in grado di supportare ed accompagnare le famiglie nella crescita dei loro figli, ma anche nell’assistenza alle persone anziane che vivono in famiglia.

Risulta indispensabile, dunque - conclude Franciosa - che il governo in questa fase, e con l’utilizzo dei “Piani nazionali di ripresa e resilienza del Recovery”, includa valutazioni degli impatti di genere."