Casa di cura Santa Rita ai sindacati: accuse false

La risposta dell'Api alla nota di FP Cgil, Cisl Fp, Ugl, Nursind

Atripalda.  

L'Api (Associazione delle Piccole e Medie Imprese) dell'Irpinia e del Sannio risponde alla nota che le organizzazioni sindacali FP Cgil, Cisl Fp, Ugl, Nursind hanno diffuso riguardo alla Casa di Cura Santa Rita.
Per “rettificare gravi affermazioni non corrispondenti al vero riportate dalle organizzazioni sindacali riguardo il rispetto, da parte della Santa Rita Spa, sia delle sigle sindacali che delle normative di legge in ordine alla procedura di riduzione del personale e messa in mobilità, ex artt. 4 e 24 della legge n. 223/91, avviata legittimamente dalla stessa associata in data 4 giugno 2015”.

Quindi la nota specifica: “la Casa di Cura Santa Rita ha inviato, come per legge, a otto sigle sindacali di categoria (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Federsal, Nursind, Cimop, Anao-Assomed, Rsa) la procedura di riduzione di personale e messa in mobilità per sei dipendenti in data 4 giugno 2015;  il primo incontro in sede sindacale si è svolto il 10 giugno con Federsal, Cimop, Rsa in quanto richiesto nei termini di legge dalle stesse organizzazioni come risulta agli atti della procedura. I sindacati richiedenti, in tale incontro, si sono dichiarati ovviamente contrari ai licenziamenti prospettati dall'azienda, riservandosi la richiesta di un ulteriore incontro.

Il secondo incontro sindacale si è svolto in data 26 giugno con le organizzazioni Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Nursind, Cimop, e la Rsa in quanto, parimenti, è sta o richiesto nei termini di legge dalle stesse organizzazioni, come risulta dagli atti della procedura. I sindacati richiedenti, in tale incontro, si sono dichiarati ovviamente contrari ai licenziamenti prospettati dall'azienda, e hanno illustrato delle proposte alternative.

 

La nostra associata Casa di Cura Santa Rita - prosegue la nota - ha svolto, dunque, insieme all'Api quale associazione di categoria datoriale, nel pieno rispetto della normativa in materia (art. 4 legge n.223/91) tutta la fase di consultazione sindacale prevista come per legge, per cui, quanto asserito dalle organizzazioni sindacali FP Cgil, Cisl Fp, Ugl, Nursind, non corrisponde a verità ma a pura fantasia.

 

Esaurita la fase di consultazione sindacale che deve svolgersi in 23 giorni di calendario in sede aziendale, o in sede associazione di categoria datoriale, la Casa di Cura Santa Rita Spa, ha conseguentemente dovuto inoltrare (perché è suo obbligo di legge) formale richiesta alla Regione Campania per un incontro istituzionale, da svolgersi con tutte le parti interessate alla vertenza, al fine di ricercare una possibile soluzione condivisa, rispetto ai sei licenziamenti prospettati nella predetta procedura di riduzione del personale e collocazione in mobilità, avviata dall'azienda il 4 giugno 2015. 

Tanto - conclude la nota - viene rappresentato per dovere di verità, chiarezza e precisazione auspicando che tali gravi affermazioni sindacali costituiscano solo ingenue battute di qualche sindacalista che non ha conoscenza della materia, e non a precise volontà di diffamare e calunniare la nostra rispettabile associata Casa di Cura Santa Rita Spa che, come ben noto, nel conteso della sanità irpina è certamente un'azienda cui guardare con il dovuto meritato rispetto”.

 

Redazione