"Mio padre malato di Sla, abbandonato dalle istituzioni"

Sotto accusa l'assistenza domiciliare. La denuncia dei familiari: pronti ad andare in Procura

mio padre malato di sla abbandonato dalle istituzioni

Riceviamo e pubblichiamo

Carife.  

"Mio padre Fabio, affetto da sclerosi laterale amiotrofica, usufruisce del servizio di assistenza domiciliare in quanto affetto da patologie gravi. E’ stato assistito in casa da un medico fino all’inizio del mese di settembre dopo abbiamo appreso che lo stesso ha comunicato all’azienda sanitaria locale di Avellino le dimissioni. Preciso che mio padre ha diritto a 4 accessi mensili. Cosa che non è avvenuta e quindi la famiglia si è trovata in totale abbandono." A denunciare il caso è l'avvocato Mina Maiullo, figlia dell'ammalato. 

"Innumerevoli i solleciti inviati alla dottoressa Anna Marro (referente aziendale Sla) la quale solo una volta ha risposto al mio messaggio invitandomi a rivolgermi al 118 in caso di emergenza.

Ho scritto e -mail al dottor Rocco De Angelis responsabile del distretto sanitario di Vallata il quale ha girato la stessa al direttore generale dell'Asl di Avellino Maria Morgante e alla dottoressa Marro ad oggi senza esito

Mi sono rivolta all’associazione Aisla nella persona del vice presidente dottoressa Pina Esposito la quale ha contattato gli enti regionali."

Tutto sarebbe legato alla mancanza di un rianimatore. Vi sarebbero situazioni analoghe anche ad Ariano e Savignano Irpino.

"Voglio ricordare - conclude l'avvocato Maiullo - che l’assistenza domiciliare è un diritto assoluto di ogni malato, pertanto l'Asl deve provvedere a garantire che le cure domiciliari possono continuare ad essere erogate anche nel caso in cui il personale è in ferie o si dimette.

Preannuncio che in mancanza di provvedimenti sarò costretta a depositare esposto alla Procura della Repubblica di Benevento." Fin qui la lettera inviata alla nostra redazione dell'avvocato Mina Maiullo che giriamo all'Asl in attesa che il caso possa essere al più presto portato a soluzione.