Silenziosa, quasi in coprifuoco San Martino Valle Caudina dopo l'omicidio di Orazio De Paola. Silenzio insolito in una cittadina allegra, sempre pronta alla chiacchiera davanti ai numerosi bar e caffè del corso principale.
“Un episodio tanto violento non è mai avvenuto in paese” è il commento di molti abitanti ed è vero: ci fu una tragedia familiare nel 1999, ma di tutt'altra natura, omicidi così efferati non se ne ricordano nel recente passato. Certo il paese è da anni considerato epicentro delle attività di un noto clan camorristico, il clan Pagnozzi di cui De Paola era elemento di primaria importanza, ma non è Gomorra, non vive di connivenze ed è a stragrande maggioranza sana, operosa, lavoratrice: onesta.
Lo ha ricordato il sindaco Pisano che in un messaggio ha parlato di “Episodio gravissimo che sconvolge una comunità di persone per bene”, ed ha chiesto impegno a forze dell'ordine e magistratura per tutelare e “dare risposte immediate ad una esigenza di sicurezza che il paese merita”.
Intanto è il silenzio, connivenza no, convivenza sì,forzata, per paura. Sì, c'è paura a San Martino, qualcuno lo confessa a mezza bocca, in un sussurro: paura perché si è sparato in pieno giorno, perché si è sparato in pieno paese....per quel che non era mai accaduto, per quel che potrebbe accadere ancora.