E' stata una telefonata di pochi minuti tra noi e Noemi, parole accompagnate dal pianto, dalla disperazione e da quel sentirsi impotente e abbandonata da tutti.
"Mio padre Enzo, chi non lo conosce ad Ariano, è ricoverato al Moscati ad Avellino perchè affetto da coronavirus, con lui mio cognato e mio suocero. Tutti per lo stesso motivo. A casa, qui in località Foresta, io, mia mamma, mio marito e i bambini viviamo nel terrore. Non abbiamo alcuna notizia da Avellino e nessuno ci viene a dire cosa dobbiamo fare. Abbiamo leggeri sintomi anche noi e la paura più grande è per i piccoli. Non abbiamo avuto una telefonata rassicurante da nessuno. Non è giusto. Ebbene che si sappia tutto questo.
Siamo stati letteralmente abbandonati. Non auguro mai a nessuno quello che stiamo vivendo in queste ore. Mi sono rivolto a voi perchè so quanto state facendo in questi giorni per questa emergenza. Qualcuno ci aiuti, vi prego."