"Ci sono anche loro, i lavoratori delle varie postazioni SAUT del 118, dimenticati da sempre, nonostante lavorino in situazioni di gravi criticità, sottopagati, con contratti precari e senza idonee protezioni". In una nota il Nursind assume una dura presa di posizione nei confronti dell'Asl di Avellino.
Stanno continuando a garantire l’emergenza sul tutto il territorio della nostra provincia, non hanno DPI, che riutilizzano per più giorni, non hanno nemmeno un locale in cui svestirsi in modo adeguato per evitare la contaminazione del virus. Molti lavorano in regime di libera professione e quindi senza alcuna tutela in caso di contagio da Covid-19.
Sono ormai al collasso e chiedono disperatamente nuove risorse. Anche per questi lavoratori dovrà rispondere la Dirigenza della ASL di Avellino che da anni tira a campare esternalizzando il servizio di emergenza 118 alle varie cooperative di turno. ASL colpevoli di attuare una gestione cieca che ha guardato a ben altri interessi piuttosto che quelli della salute dei cittadini, contribuendo al disastro del nostro sistema sanitario e alla decapitalizzazione del lavoro, ASL che da presidi di salvaguardia territoriali si sono trasformate nel braccio cinico sempre pronto a sottrarre risorse alla sanità per conto di una politica senza coscienza. Il risultato ora è sotto gli occhi di tutti.
Se qualcuno si stesse chiedendo perché stiamo soffrendo così tanto questa pandemia, dove siano le responsabilità, ebbene cominciasse a guardare nelle ASL.