Caro Presidente De Luca non sappiamo chi la sta informando sulla situazione sanitaria e sulle assenze degli operatori sanitari ad Ariano Irpino ma chi lo fa lo sta facendo male! I medici e tutti gli operatori dell'ospedale di Ariano Irpino sono al loro posto di lavoro e nonostante alcuni colleghi siano in quarantena, altri contagiati ed altri ancora siano ricoverati ed intubati in rianimazione, abbiamo continuato a lavorare nonostante la carenza di adeguati dispositivi di protezione individuale ed il mancato screening diagnostico da lei previsto per i “contattati”, al fine di evitare ulteriori contagi.
Noi tutti da sempre, abbiamo collaborato con la Dirigenza ed in circa 50 anni di vita di questa struttura riteniamo di aver avuto un ruolo rilevante nella sua crescita. Abbiamo sempre messo il massimo impegno per soddisfare le esigenze e le richieste sanitarie del nostro vasto territorio. Da sempre lavoriamo sotto organico ed in condizioni spesso disagiate ma le nostre lamentele non hanno mai oltrepassato le porte della struttura per arrivare a lei. Stiamo facendo del nostro meglio nel collaborare con i vertici Asl per la gestione dell’emergenza in corso, pur in assenza di un disegno programmatico o una una strategia, una pianificazione che avrebbe dovuto essere stilata si dagli esordi di questa epidemia che ha visto in Ariano Irpino l’epicentro convertendo tutto il paese in zona rossa.
Riteniamo di non meritare il rimprovero che lei ci ha fatto dicendo “andate a lavorare” e facendoci apparire agli occhi della comunità e della regione tutta, come la causa delle gravi inefficienze dovute invece ad una dirigenza impreparata a gestire l’emergenza e poco attenta alla salute dei suoi dipendenti. Continuiamo umilmente, come sempre, a collaborare con tutti nell’unico e sommo interesse degli ammalati. Le chiediamo di individuare e/o realizzare un “percorso non contaminato” per i pazienti affetti da patologie ordinarie non Covid19 programmate da lungo tempo, urgenti e non (vedi pazienti oncologici in prima diagnosi, in terapia oncologica, già trattati o operati e bisognosi di un secondstep), per i residenti “blindati” all’interno della zona rossa.
La aspettiamo per una visita alla nostra struttura. Sappiamo che lei sta facendo e può fare ancora molto per i nostri pazienti. Noi siamo pronti a continuare a dare il nostro contributo per il superamento di questo difficile momento. Fermamente convinti delle nostre idee e fiduciosi di un positivo riscontro, le porgiamo i nostri più cordiali saluti. A firma del personale sanitario tutto.