"Mio padre è risultato positivo al coronavirus ed è ricoverato in ospedale ad Avellino e noi siamo stati letteralmente abbandonati, come bestie, in casa. Ci hanno comunicato attraverso i vigili solo di stare in quarantena."
E' il grido disperato di un uomo di 43 anni, figlio dell'ammalato che attraverso il nostro giornale, intende denunciare pubblicamente ciò che sta accadendo alla sua famiglia residente in località Serra. "A casa siamo io, mia madre 65enne e mio nonno anziano di 95 anni, il più esposto. Dal 17 marzo scorso mio padre è stato ricoverato ad Avellino.
E' una storia che si trascina già da tempo, abbiamo avuto tutti febbre, poi mio padre si è sentito male ed è andato via in ambulanza. Il mio dolore più grande è per mio nonno che necessita di cure. Possibile che non riusciamo a trovare un cane, dico un cane per fargli una flebo, per prestargli assistenza medica? Dignità umana assente totalmente. Siamo diventati degli appestati.
Se non fosse per una donna generosa, che ci lascia qualcosa da mangiare davanti la porta di casa, nessuno forse ci avrebbe dato un pezzo di pane. Mi auguro che questo mio disperato appello possa sensibilizzare la coscienza di qualcuno, delle istituzioni, rivolgo un appello al Prefetto di Avellino, al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, alle forze dell'ordine e al volontariato, aiutateci, non lasciateci soli."