Le drammatiche vicende di queste ore, l’incertezza di una emergenza sanitaria che rischia di non ricevere una pronta risposta da parte degli organi preposti e la consapevolezza di un possibile allargamento dell’area del contagio impongono a tutti noi qualche considerazione in ordine allo stato dell’arte che rischia di assumere i contorni di un grido di allarme.
Le notizie che giungono in alcune aree della nostra provincia ci lasciano sgomenti. Arrivano continue grida di allarme dall’Ospedale di Ariano dove la situazione è drammatica e le continue denunce di operatori sanitari (soprattutto dirigenti medici e personale sanitario in genere) smentiscono le patetiche dichiarazioni rassicuranti del nuovo Direttore Sanitario.
La notizia di queste ultime ore relativa a casi di tampone positivo, in attesa di conferma, a Sant'Angelo dei Lombardi, desta grande preoccupazione tra la popolazione e in tutto il personale impegnato in prima linea. Ad oggi non esistono ancora dispositivi di protezione individuale per il personale sanitario né linee guida o protocolli che possano dare garanzie nel luogo di lavoro. Si susseguono le notizie di medici anche sul fronte della medicina territoriale esposti a rischi indicibili. “Carne da macello” come ha avuto modo di dichiarare un coordinatore infermieristico del Frangipane!!!! Gli stessi operatori delle forze dell’ordine, impegnati in servizio di controllo sulle strade e a stretto “contatto” con i pochi cittadini ormai in circolazione, sono essi stessi esposti a rischio in mancanza di equipaggiamento che possa metterli in sicurezza. Alla stessa stregua delle centinaia di operatori volontari delle associazioni che operano con il 118.
In tale contesto non si capisce, in verità, a cosa possa servire nel nostro territorio l’intervento dell’esercito!!!! Ritorna allora prepotente la richiesta di fare presto e fare bene!! Non possono essere sufficienti né esaustivi i convulsi richiami alla popolazione a stare dentro casa. I comportamenti delle scorse settimane di qualche sconsiderato non sono più un tema all’ordine del giorno. Eppure la strategia comunicativa continua ad essere quella di scaricare inefficienze e carenze organizzative, con conseguenti responsabilità, sulla presunta mancanza di rispetto delle “consegne comportamentali” da parte dei cittadini. Noi respingiamo tale lettura. In Alta Irpinia non è cosi, il problema è piuttosto un altro.Ed allora chiediamo che ci sia una risposta immediata e formale che in queste ore serpeggia nella testa di moltissime persone. Ci si chiede e si domanda:
1) Perché, dopo il caso della dottoressa positiva al tampone Covid19 in servizio presso il P.O. “Criscuoli” e attualmente in ricovero presso il “Moscati” di Avellino, non si è provveduto a ricostruire la catena di contagio atteso che il medico, ora in sorveglianza ospedaliera, ha prestato servizio in reparto Dialisi fino al giorno 8 di Marzo?
2) Per quale ragione il Direttore Sanitario non ha messo in campo tutte le misure di prevenzione e di
messa in quarantena per i sanitari in servizio presso l’ospedale santangiolese con cui il soggetto
positivo è certamente entrata in contatto?
3) Per quale ragione non si è provveduto ancora a dotare tutto il personale in servizio nel nosocomio santangiolese dei Dpi in mancanza dei quali si potrebbe favorire una diffusione del contagio con dimensioni drammatiche non solo per il personale in servizio, ma anche per i pazienti di quel reparto interessato e per pazienti di altri reparti oltre che per un numero cospicuo di persone?
La nostra forte preoccupazione allora è che dietro le rassicurazioni del Direttore sanitario di Sant'Angelo dei Lombardi e oggi anche di Ariano, dove peraltro l’esplosione epidemica è già evidente (ed anche qui il primo atto compiuto senza nemmeno prendere contezza della realtà, è stato quello di dichiarare che la situazione è sotto controllo!!!!), ci sia un’incapacità di lettura reale delle criticità in essere che comprometterebbe pericolosamente ogni possibilità di programmare e soprattutto fronteggiare un’ emergenza sanitaria che da qui a breve potrebbe esplodere."