Fin dall’inizio, da quando il Covid19, sembrava essere ancora troppo lontano dalle nostre realtà, sapevamo che le categorie esposte al maggior rischio, in caso di trasmissione, fossero soggetti dializzati o immunodepressi (compresi coloro che hanno ricevuto un trapianto di organi).
Chi scrive, sono due pazienti del reparto nefrologia e dialisi dell’ospedale Sant’Ottone Frangipane di Ariano Irpino Luca Pannese e Mario Lo Conte.
In questi giorni convulsi per tutti, il maggior pericolo è proprio per noi. Dalla stampa locale, ogni giorno, come fosse un bollettino di guerra, apprendiamo l’incontrabile salita dei soggetti risultati positivi al CoronaVirus, purtroppo molti tra il personale medico- sanitario dello stesso ospedale.
In molti parlano dell’ospedale come possibile serbatoio di infezione. La stessa Asl ha dichiarato, in uno dei suoi ultimi comunicati, che su quindici unità del personale a cui sono stati effettuate i controlli, sei sono risultate positive.
Per stessa ammissione dell’azienda sanitaria, i tamponi sono stati effettuati solo ed esclusivamente ai soggetti sintomatici. È noto però che si può essere positivi, pur essendo asintomatici. Veniamo a conoscenza, che la regione Campania stia per acquistare un milione di kit rapidi per il test. Chiediamo, in quanto residenti in uno dei comuni campani, dichiarati come “Zona rossa” che il personale tutto, medici, infermieri, operatori socio-sanitari (Oss) ed anche gli addetti alle pulizie, siano sottoposti a tale esame.
Frequentando, quotidianamente il reparto di Dialisi, chiediamo inoltre, la fornitura, assolutamente necessaria di Dpi (dispositivi di protezione individuale) adeguati per tutto il personale, che è in reparto.
In queste ore, una zona del nosocomio arianese, si sta predisponendo, alla ricezione e cura dei pazienti affetti da Covid19.
Abbiamo per cui la necessità, di avere percorsi alternativi stabiliti fin da adesso, per prevenire ed evitare, nella maniera più assoluta, la possibilità di contagio, essendo soggetti estremamente a rischio.
La notizia di oggi è che il presidente De Luca , ha ottenuto l’utilizzo dell’esercito, ebbene se ad Ariano proprio si dovesse mandare personale dell’esercito allora ci venga inviato personale medico, non abbiamo bisogno di ulteriori guardie per strada, gli arianesi hanno capito il pericolo e sono chiusi in casa.
Bisogna rimettete in moto l'ospedale, altrimenti le persone oltre a rischiare morire di covid, rischiano per qualsiasi altro problema.
Vista la condizione di inefficienza organizzativa e gestionale, che perdura ormai da giorni, e viste anche le continue richieste, da parte di altre associazioni attive sul territorio, chiediamo un risolutivo e tempestivo intervento. Al fine di risolvere e contenere questa situazione critica, chiediamo l’immediato commissariamento dell’Asl, per provare ad arginare il più possibile le lacune presenti nella nostra sanità locale.