E' stato Don Daniele Palumbo, parroco della chiesa di San Pietro Apostolo a benedire la salma di Carmine Scarpellino, il 79enne di Ariano Irpino, malato cronico, storico titolare del Bar Sport in via D'Afflitto e grande uomo di fede, le cui condizioni si erano aggravate mercoledì scorso a tal punto da spingere i familiari ad allertare il 118.
Carmine era stato trasportato al Moscati ad Avellino e inserito tra i casi sospetti da coronavirus. Nulla di tutto questo. Il tampone post mortem effettuato nella giornata di ieri ha dato esito negativo.
"Abbiamo ricevuto la comunicazione dalla struttura ospedaliera avellinese, che ringraziamo per il grande senso di umanità mostrata - ci dice la figlia Marianna - oltre che dal nostro medico curante Lorenzo Grasso e questo ci ha permesso, di uscire di casa, dopo qualche giorno di isolamento ed essere presenti seppur in forma strettamente privata al cimitero per rivolgergli l'ultimo saluto. Vogliamo estendere ancora un grazie a tutto il personale sanitario che con grande professionalità è intervenuto in soccorso a mio padre.
E dai familiari Marianna e Angelo una promessa: "Appena le condizioni lo permetteranno, celebreremo un messa in suo suffragio, come egli avrebbe tanto desiderato."
Una famiglia che non è stata colpita da questo virus, ma che in questi giorni ha sperimentato la paura, l'angoscia e la preoccupazione. Al contrario, sarebbe stato tutto più difficile e doloroso. Ma alla fine il grande cuore di Carmine, ha vinto anche questa battaglia e soprattutto per loro, fino a priteggerli.
"Esprimiamo vicinanza e affetto, a quanti invece in queste ore stanno soffrendo e lottando. Non mollate, ce la faremo."
