"Sei morto solo ed impaurito, distante da noi in isolamento"

"È difficile accettare che a portarti via possa essere stato forse questo stramaledetto virus"

sei morto solo ed impaurito distante da noi in isolamento

Le parole commoventi della figlia Marianna in una lettera dedicata a suo padre...

Ariano Irpino.  

E' morto all'ospedale Moscati di Avellino, Carmine Scarpellino. Chi non ricorda il suo volto in città. Per tante generazioni una leggenda, una istituzione di via D'Afflitto con il suo mitico Bar Sport. 79 anni, tra dieci giorni ne avrebbe compiuto 80, malato cronico, già in precarie condizioni di salute, un uomo buono, animato da tanta fede e profondamente devoto. E' stato il promotore di tanti pellegrinaggi e gruppi di preghiera. Al primo posto della sua vita l'onestà. Era stato soccorso mercoledì scorso dai sanitari del 118, giunti da Montecalvo Irpino. Trasportato d'urgenza al Moscati di Avellino era finito tra casi sospetti di Covid-19 e sottoposto a tampone post-mortem per accertare se fosse positivo o negativo. Ma nel frattempo il cuore di Carmine si è fermato per sempre. 

Le parole commoventi della figlia Marianna in questa lettera dedicata a suo padre:  "In questi ultimi 2 giorni ho sentito l’umanità, una sorta di consolazione che ti arriva tramite le parole di medici che ti dicono che avrebbero voluto fare molto di più. Ho sentito, il cuore andare in mille pezzi quando mio padre è stato portato via, dopo anni di assistenza in casa, dopo averlo accarezzato ho dovuto lasciargli la mano. Poi il mio cuore l’ho sentito polverizzarsi stamattina, quando mi hanno detto che lui non c’era più, se ne era andato, incosciente di tutto quello che ci sta crollando addosso.

È difficile accettare che a portarlo via possa essere stato questo stramaledetto virus, è logorante l’attesa di un tampone,positivo o negativo che forse mi restituirà la libertà di partecipare almeno all’ultimo saluto. Ed è straziante sapere che lui è morto solo, impaurito, lui che era diventato un pulcino e che aveva paura sempre (soprattutto quando gli facevo la barba). Perdonami, perdonaci tutti se non abbiamo saputo proteggerti.

È tutto troppo più grande, davvero troppo più grande di noi. Mi dispiace non poterti dare un saluto degno della tua fede. Sono sicura che ora saranno le braccia di Dio a tenerti stretto, quel Dio che tu hai amato tanto ed invocato fino all’ultimo. Sono sicura che finalmente sei in pace. Ciao papà, dai un bacio a mamma da parte mia. Ringrazio voi tutti medici, personale sanitario per il grande lavoro, la gentilezza, la pazienza soprattutto il Dott. Costanzo del Moscati di Avellino, il Dott Famiglietti dell’ospedale di San Angelo dei Lombardi. Ringrazio il Dott Renzo Grasso per l’aiuto ed il supporto, il faro della nostra famiglia. Il personale 118 di Montecalvo Ringrazio sin da ora amici e parenti per il forte calore e supporto che ho avuto in questi giorni e soprattutto ringrazio Angelo per essermi sempre accanto, per avermi aiutato sempre in tutto, per essere cresciuti come famiglia, per le nostre lacrime ed il tuo grande cuore. Ciao papà vola alto".