"Chi resta vive una vita incerta, triste, colma di paure"

La tragica morte del giovane arianese e la riflessione di rifondazione comunista

chi resta vive una vita incerta triste colma di paure

Riceviamo e pubblichiamo...

Ariano Irpino.  

"Ariano Irpino si suicida a 43 anni, conosciamo i mandanti!! L'Irpinia era e forse lo è ancora, una terra bella, avrebbe potuto offrire tante opportunita' di vita e di lavoro, sopratutto dopo il drammatico terremoto del 1980 ma, la classe politica dirigente dell'epoca ha deciso destini, realizzato sacche di potere, contaminato intere collettività rendendole subalterne e complici. Piccoli privilegi in cambio dei diritti elementari, miseri favori contrapposti alla dignita' di donne e uomini, intere generazioni vendute in nome del profitto."

E' quanto scrive in una nota Tony Della Pia, Rifondazione Comunista con rabbia e indignazione dopo la tragica morte del 43enne di Ariano Irpino, trovato impiccato ieri pomeriggio in una villetta di contrada Paragano.

Chi resta vive una vita incerta, sovente triste, colma di paure, la precarietà oramai è un privilegio, poi accade che qualcuno non regge più e muore suicidato, i colpevoli sono e saranno sempre gli stessi! Addio fratello nostro, che la terra ti sia lieve."