Salviamo la Valle del Sabato: "Vicini agli operai Novolegno"

Gli ambientalisti esprimono solidarietà ai lavoratori in presidio permanente a Montefredane

salviamo la valle del sabato vicini agli operai novolegno

Il post su Facebook .

Montefredane.  

I lavoratori avevano chiesto al dottor Franco Mazza e agli ambientalisti di battere un colpo sulla vicenda Novilegno e il comitato Salviamo la Valle del Sabato con un post su Facebook ha espresso la sua solidarietà agli operai chiarendo anche la propria posizione sull'annosa questione tra diritto alla salute e diritto al lavoro. Di seguito il post.

"La nostra battaglia non è mai contro nessuno ma è per la tutela di diritti fondamentali: ambiente sano, lavoro sicuro, diritto alla salute, diritto alla vita. Mai abbiamo inteso indirizzare la nostra azione contro i lavoratori. Chi sostiene questa idiozia lo fa in malafede pensando che i problemi si debbano affrontare mettendo gli uni contro gli altri.

A nome di tutto il Comitato Salviamo la Valle del Sabato esprimo solidarietà e vicinanza ai lavoratori della Novolegno, impegnati in questa dura battaglia per il lavoro.

Le rivendicazioni avanzate dal Comitato in tanti anni erano e sono tese ad un miglioramento delle condizioni ambientali di un territorio molto vasto. Sono certo che in questi anni abbiamo dato voce a tanti cittadini e lavoratori che si sono riconosciuti nelle nostre sollecitazioni. Non c'è divisione tra noi e gli operai, siamo un tutt'uno. Piacerebbe che si aprisse un conflitto tra le ultime ruote del carro, ma non dobbiamo consentirlo perché farebbe comodo solo a chi ha interesse a contrapporre bisogni che invece devono essere rivendicati insieme perché inscindibili.

Noi siamo dalla stessa parte.
Per anni si è vissuti sotto ricatto: “zitti se no Fantoni se ne va”, ma alla fine se n'è andato lo stesso. Questo stato di cose insopportabile è il risultato di un sistema che ha consentito a Fantoni di fare quello che voleva, ora però bisogna lavorare affinché egli si faccia carico della bonifica del territorio e della tutela dei tanti lavoratori abbandonati a se stessi.
Non si può immaginare di sfruttare e maltrattare i lavoratori e un intero territorio senza che vi sia un’adeguata reazione dei cittadini (operai e abitanti della valle del Sabato) e delle forze politiche e sociali"