"Rendiamo omaggio alle donne, che sulle proprie spalle hanno portato il fardello più grande. Madri, spose e sorelle che presero il posto di chi partiva per il fronte, per sopravvivere e mandare avanti il Paese. In troppi casi, attesero in vano il ritorno dei propri cari."
Sono le parole commosse del vice sindaco Laura Cervinaro rivolte agli studenti, alle nuove generazioni, in occasione della celebrazione del 4 novembre, svoltasi come di consueto a Piano della Croce, ad Ariano Irpino, nel luogo in cui è collocato il monumento ai caduti di tutte le guerre. Cervinaro ad inizio del suo discorso, ha portato i saluti del sindaco Enrico Franza, assente per un impedimento di salute. Presente l'assessore Francesca D'Antuono e i consiglieri comunali Domenico Gambacorta, Filomena Gambacorta, insieme al Vescovo Sergio Melillo, alle varie autorità militari, e associazioni. Una celebrazione semplice e partecipata grazie soprattutti al coinvolgimento degli studenti e docenti.
"L'Italia intera - ha continuato Cervinaro - le famiglie, ebbero a sopportare un peso indicibile che ne segnò la vita nel profondo. Quel patrimonio morale va onorato. Ai cosiddetti ragazzi del 99, le giovanissime reclute appena diciottenni. Il loro apporto, il loro sacrificio si dimostrò fondamentale per gli esiti della guerra. La cosa più orribile che può accadere ad un popolo.
Oggi sentiamo tutti un bisogno profondo di essere rappresentati da persone corrette, oneste, chiare, in cui avere fiducia e a cui dare fiducia. Persone alle quali affidare le nostre speranze. Il momento che stiamo vivendo è certamente il più difficile del dopo guerra sia dal punto di vista economico che politico sociale.
Siamo chiamati a costruire una società in cui accanto al miglioramento delle condizioni economiche delle nostre famiglie avvenga l'integrazione e l'accoglienza, senza emarginazione, discriminazione di razza, sesso e colore della pelle. E questo costituisce uno degli impegni attuali e importanti.
Tutti infatti, ognuno per la propria parte dobbiamo impegnarsi per l'Italia, affinchè sia capace nello stesso tempo di ascoltare e accogliere chi ha bisogno e di sentire l'orgoglio delle proprie radici e della propria storia senza farsi sovrastare da esso. Un'Italia che sappia amare la propria terra rinnovandone i valori e i fondamentali ideali che l'hanno costituita.
Questo impegno è affidato in particolar modo alle giovani generazioni. L'Italia ha bisogno delle energie, delle idee, dei sogni, dell'entusiasmo dei giovani. Così come i ragazzi del 1899. La giornata di oggi ha quindi il significato di non dimenticare, di conoscere la storia per meglio interpretare il presente e programmare il futuro."