Sei anni fa, il 28 luglio 2013, la strage del bus in Irpinia. Un pullman della Mondotravel precipitò, dopo una folle corsa, dal viadotto Acqualonga dell’A16 tra Monteforte Irpino e Baiano, provocando la morte di 40 pellegrini di Pozzuoli, di ritorno da Pietrelcina.
I processi di questi anni, in sede civile e penale, hanno portato a condanne e risarcimenti ma anche ad assoluzioni eccellenti, come quella dell’ad di Autostrade Castellucci e lo strazio di chi ha perso un parente in quella tragedia è ancora vivo.
I familiari delle vittime e le comunità di Pozzuoli e Monteforte Irpino si sono ritrovati nella chiesa di San Nicola di Bari per una messa di commemorazione. Il parroco Don Antonio Testa, prima della funzione, ha voluto al suo fianco una ragazza sopravvissuta alla tragedia. Per non dimenticare quella terribile serata e per conservare sempre vivo il ricordo di chi non c’è più.
Alla messa hanno partecipato, tra gli altri, anche il sindaco di Monteforte Irpino Costantino Giordano, tra i primi quella sera a prestare i soccorsi, il primo cittadino di Avellino Gianluca Festa e l’artista Antonio Di Rosa, autore dell'opera “Il Guardiano della Memoria “, la quale sarà sistemata nel giardino che a breve sarà allestito sotto il viadotto Acqualonga, nel punto esatto dove il bus precipitò e dove, al termine della funzione, è stata deposta una corona di fiori.