Dopo il nulla di fatto in Prefettura, le organizzazioni sindacali, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, hanno tenuto stamane un'affollata assemblea nella sede della Comunità montana Valle Ufita di Ariano Irpino. Un sit in per fare sentire alta la voce alla luce dell'ultime e gravi ingiustizie. Al fianco degli operai anche il neo eletto sindaco di Ariano Irpino Enrico Franza.
"Siamo qui a testimoniare che la città di Ariano Irpino, deve essere vicina agli amici della Comunità Montana perchè questa situazione così drammatica venga risolta nel più breve tempo possibile e perchè sia riconosciuto il diretto al lavoro e a vivere dignitosamente attraverso la collaborazione di tutte le istituzioni, che abbiano a cuore le sorti di un territorio."
Da Greci è giunto il vice sindaco Carmelo Cicchella che in più occasioni ha già manifestato il proprio sostegno agli operali e alle loro famiglie e chiamato in causa il presidente dell'ente ufitano. Pur non potendo presenziare all'intero sit-in per motivi familiari ha seguito la vicenda, in contatto con i delegati sindacali. Non risultano altri amministratori presenti alla manifestazione odierna.
Così Antonio De Lillo Uila: "E' la prima volta che un sindaco di Ariano Irpino, si schiera al nostro fianco, manifestando la solidarietà con la sua presenza in mezzo a noi. Gli aperai sono stati ancora una volta traditi, dal proprio datore di lavoro.Qui la gravità vera e propria e che le risorse, sono state trasferite addirittura a soggetti terzi, neppure dipendenti dell'ente. Non vi è un assessore presente e il presidente continua a sfuggire al confronto, nonostante gli impegni presi in prefettura. Ha preso in giro Prefetto e Presidente della Regione Campania. Ed è gravissimo a nostro giudizio. Anchè perchè l'ente di Palazzo Santa Lucia, ha fatto enormi sacrifici per elargire i pagamenti agli operai."
Per il sindacato: «Resta sconcertante, l'atteggiamento dell'Ente, il quale, nonostante in Regione Campania sia stato preso un impegno chiaro circa il pagamento degli stipendi arretrati, condiviso da tutte le parti compreso l'Uncem (rappresentante degli enti delegati), non sblocca le risorse. Le somme anticipate dalla Regione ammontano a circa 400mila euro eppure non si registra nessun passo in avanti. La stessa Regione, ad oggi, non ha prodotto ancora la determinazione del pagamento almeno di una mensilità nonostante i ripetuti solleciti fatti».
Sono trascorsi 15 giorni dall'incontro avuto in Prefettura dove è stato denunciato l'atteggiamento scorretto sulla mancata contrattazione obbligatoria e il non rispetto della tutela e della salvaguardia dei lavoratori. In quella sede, era stato preso l'impegno circa la riapertura delle relazioni sindacali, tuttavia nulla è cambiato da allora.
La protesta si è poi spostata a Castel Baronia, dove una cinquantina di manifestanti si sono recati per avere delucidazioni dal presidente dell'ente Carmine Famiglietti. Grazie alla mediazione del vice questore del Commissariato di Polizia di Ariano Irpino Maria Felicia Salerno, come sempre attenta e determinata, si è arrivati ad una svolta. Mercoledì è previsto infatti un tavolo tra i sindacati e il numero un dell'ente montano. La tensione resta altissima e non si intravedono spriragli.
Così il presidente Famiglietti: "Sono sereno e ho la coscienza a posto. Le risorse ottenute dall'ente, non sono sufficienti, per pagare una mensilità a tutti, oti e otd. Sono state in pratica pagate, tfr e assicurazione auto, in modo da poter svolgere l'Aib. Le proteste, arrivano puntuali, ogni volta che otteniamo un piccolo finanziamento. Dal canto nostro, abbiamo sempre rispettato i canoni della legge, onestà e buon rapporto con i dipendenti."