E' ricoverato sotto osservazione nel reparto di ortopedia dell'ospedale Sant'Ottone Frangipane di Ariano Irpino, Don Carmelo Nunno, il sacerdote arianese, rimasto vittima di un incidente domestico nei giorni scorsi all'interno dell'episcopio in Piazza Plebiscito. Dopo essersi accasciato a terra ha riportato la frattura del femore.
"I valori non sono disperandi - ha affermato stamane il vicario Monsignor Antonio Blundo - i medici stanno facendo tutto il possibile per consentire che le sue condizioni di salute precarie, possano migliorare in modo da poter sopportatre l'intervento chirurgico." Apprensione e fiato sospeso in città, soprattutto tra i giovani, particolarmente legati a Don Carmelo. Solidarietà viene espressa da tutto il clero sacerdotale, dal Vescovo Sergio Melillo che sta seguendo giorno dopo giorno lo stato di salute e dalla vicina comunità di Monteleone di Puglia, sindaco in testa, luogo che ha dato i natali al sacerdote il 23 gennaio 1931.
Prete simbolo di Ariano Irpino, da oltre sessant’anni. La sua ordinazione è datata 8 dicembre 1956. Fu la piccola contrada di Vascavino, la sua prima parrocchia. Sedici anni poi nell’altro versante a Santa Barbara e ben trentotto in quella di San Giovanni Battista, di cui undici in contemporanea alla guida anche della comunità di Maria Santissima del Monte Carmelo, nel rione San Rocco.
E’ conosciuto e noto a tutti, da sempre come il prete di strada. Instancabilmente al fianco dei giovani soprattutto la notte e in prima linea contro la droga, che ha sempre definito il flagello dei ragazzi.
Ha confessato nei pub tra una birra e un panino, nelle discoteche e nelle piazze. Nonostante la sua età e le precarie condizioni di salute, non si è mai fermato. Non ha mai risparmiato nel suo apostolato, attacchi ai politici, che spesso considera distratti e poco sensibili ai bisogni della gioventù. Su questo aspetto Don Carmelo è stato sempre molto duro. L’otto dicembre del 2006 ferteggiò cinquantanni di sacerdozio. Il comitato preparò allora una mega festa grazie al grande cuore del compianto Luigi Scaglione. Aveva venticinque anni quando conobbe Padre Pio. “Diventa prete, mi disse. Da allora conobbi Cristo e la voglia di fare tanto per gli altri, senza mai fermarmi.”