Tetracloroetilene: verifiche in altri pozzi a Montoro

Riunione in prefettura e nuovi accordi. Si lavora in sinergia

Montoro.  

Caso tetracloroetilene a Montoro: spralluogo congiunto di Alto Calore Servizi, Ato Calore Irpino, Asl, Arpac. Sono stati effettuati i relievi per verificare l'attuale grado di concentrazione del tetracloroetilene nei pozzi idrici non sottoposti a sequestro, quindi il
rilancio presso la struttura regionale del confronto sulla rimodulazione della
distribuzione idrica nel montorese e più in generale in provincia di Avellino.
Sono questi gli impegni assnti questa mattina ad Avellino, nel corso del
tavolo convocato in Prefettura, presso la Sede Operativa della Protezione
Civile.
Al centro della riunione la precaria situazione idrica della città di Montoro,
ad un anno esatto dalla emergenza, causata dall'inquinamento dei locali pozzi
di approvvigionamento.

Il tavolo tecnico, presieduto dalla dott.ssa Giannini, è servito a definire una posizione comune sulla questione, stabilendo i prossimi passi ritenuti necessari per superare la crisi.
Ancora convalescente, per il serio infortunio di inizio anno, il Presidente dell'Alto Calore Servizi, dott. De Stefano, ha partecipato in videoconferenza, condividendo a nome dell'ACS l'iniziativa della Prefettura e rappresentando le difficoltà di interlocuzione con la Regione Campania sulla vicenda specifica di Montoro, e sui problemi di fabbisogno che ormai si pongono drammaticamente da anni nell'ambito irpino-sannita. Per De Stefano "la crisi montorese ha accentuato una difficoltà strutturale delle zone interne, ormai strette tra la crescente domanda d'acqua di Napoli e della Puglia e la inefficienza di reti e impianti, che ogni giorno perdono quantità enormi di risorsa idrica durante il trasporto alle case e alle attività produttive
avellinesi e beneventane".
Per il Presidente dell'ACS "è giunto il momento per le istituzioni locali di dare un segnale forte a Napoli, sollevando di fronte al governo nazionale il
caso Irpinia in Campania".
Il Sindaco Bianchino, posta l’attenzione sulle tensioni sociali che la vicenda ha generato sui territori di competenza, ha espresso profonda delusione per la mancata attenzione necessaria da parte della Regione e degli altri organi istituzionali ad un problema che riguarda il diritto all'acqua di decine di migliaia di cittadini in provincia di Avellino.
Il Commissario dell'ATO, il professore Colucci, ricordando il mancato finanziamento del progetto predisposto dai tecnici per realizzare un acquedotto di surrogazione, ha preannunciato la presentazione a breve del piano di caratterizzazione.
Disponibilità a fornire il proprio contributo alla soluzione della emergenza si sono detti i rappresentanti dell'Asl, Carratù, e il Direttore dell'Arpa, De
Sio.
La dott.ssa Giannini, in conclusione ha proposto con la condivisione di tutti, di verificare la situazione nei pozzi non sottoposti a sequestro da parte della Procura, ma chiusi a titolo
cautelativo dall'amministrazione comunale.
Soddisfatti il sindaco di Montoro, Mario Bianchino, e il presidente dell'ACS De Stefano che confidano in questa iniziativa per alleviare i disagi della popolazione montorese.