"Il decreto legge in arrivo, il cosiddetto sblocca cantieri, dovrebbe permettere lo sblocco di 150 miliardi di euro in investimenti pubblici, risorse queste Omni compresive di fondi Ue, già destinate in prevalenza alle infrastrutture, e mai spese." Inizia così la nota di Franco Fiordellisi segretario generale della Cgil di Avellino.
"Per lo sblocco hanno pensato di varare, un decreto legge che avvierà la riforma del codice degli appalti, bloccando alcune norme che, per il Sindacato sbagliando perché le riteniamo strumenti utili ed essenziali di controllo per ridurre abusi e corruzione nella pubblica amministrazione così come, ha avvertito Cantone dell'Anac, ma chiarito questo il fatto rilevante per l'Irpinia su cui voglio porre l'attenzione di tutte e tutti è la possibilità di consentire l’uso in maniera massiva di commissari ad acta “in tutti i casi in cui si presentino ostacoli con l’iter dell’opera, Commissari in casi di inchieste della magistratura, in casi di fallimenti dell’impresa appaltatrice, in casi di procedure bloccate, in casi di ritardi progettuali o esecutivi molto gravi.”
Se questo è l'intento dell'esecutivo, Governo, accantonando, ripeto, la posizione contraria della Cgil sulla norma appalti, voglio focalizzare l'attenzione sulla previsione dei commissari ad Acta, e in particolare capire , facendo rilevare qual è la contraddizione che si è creata tra rappresentanti del Governo nazionale e rappresentanti delle Governo di elezione Irpina, in particolare del Sottosegretario Carlo Sibilia.
In quanto rappresentanti dei Lavoratori Vorremmo capire perché, la previsione massiva di Commissari del Decreto legge previsto, proprio per la gestione delle attività complesse, che gli uffici preposti non riesco a gestire nell’ordinarietà, per la complessità delle opere da farsi, è stato invece negato per la gestione dell'opera pubblica Lioni Grottaminarda, in cui il commissario c’era e, di sicuro, dovrà tornare per completare l’opera.
Le associazioni sindacali ed Imprenditoriali, unitamente alle Istituzioni locali, da tempo avevano richiesto ai rappresentanti del Governo e alla deputazione locale, sempre di governo, di rinnovare il Commissario ad Acta Ing. D'Ambrosio, ma con superficialità e protervia n a mezzo stampa, ci è stato fatto sapere che tutto andava al Provveditorato alle opere pubbliche perché dei Commissari se ne poteva far a meno, così facendo hanno bloccato di fatto le attività in Irpinia ma Roma lavorano per Decreto che li estende, rendiamoci conto che C’è qualcosa che stride, non va bene, e crea problemi occupazionali e limita l'Irpinia, vi rendete conto!
Negare la necessità del Commissario ad Acta mette a rischio il completamento dell'opera Lioni Grottaminarda, su cui sono già apportate anche risorse regionali. Praticamente il mancato rinnovo del Commissario ad Acta blocca le attività e porta anche il concreto rischio di licenziamento per i mancati pagamenti dei lavori già fatti, stato avanzamento lavori.
Siamo al Giano bifronte, ad uno sdoppiamento incomprensibile, dei nostri rappresentanti locali di Governo che a livello nazionale ammettono necessità di Commissari ad Acta mentre a livello locale li rinnegano.
Per questo come Cgil, unitamente a Cisl Uil, Categorie sindacali degli edili, Amministratori Locali e Industriali stiamo chiedendo tavolo specifico al Presidente Conte, Il Vice premier Di Maio e il Prefetto di Avellino, quale garante, per l'urgente riavvio dei lavori, scongiurando licenziamenti e blocco dell'opera.
Il Governo deve garantirci il completamento della Lioni - Grottaminarda, con specifico decreto di nomina Commissario ad Acta, per velocità sarebbe utile nominare ancora D’Ambrosio, facendoci uscire da questo “cul de sac” in cui ci siamo infilati.
Confidando nel buonsenso e ragionevolezza degli interessati che vorranno certamente smentirmi nell’averli indicati come “Giano Bifronte” in questa delicatissima vicenda che riguarda la nostra terra."