«Non sarai dimenticato, figlio», Atripalda ricorda Marcello

Questa sera spettacolo musicale a parco San Gregorio. Domani la messa di ricordo.

Atripalda.  

 

di Andrea Fantucchio 

Certi drammi non si possono cancellare né tanto meno dimenticare. Però, dal dolore, si può riuscire a trarre una speranza. E magari aiutare altri ragazzi: proprio come avrebbe voluto tuo figlio che non c'è più. Pasquale Cucciniello, per trenta anni caposquadra dei vigili del fuoco, tiene vivo il ricordo di suo figlio Marcello morto tre anni fa in un incidente in moto in Thailandia. Questa sera, al parco pubblico San Gregorio di Atripalda, si terrà uno spettacolo musicale in memoria del ragazzo. E domani una messa sarà celebrata nello stesso luogo alle 18.30.

Un anno fa avevamo incontrato Pasquale proprio a parco San Gregorio di Atripalda, un'area destinata  alla memoria di Marcello che lì veniva spesso a studiare e forse anche a riflettere sui suoi sogni. Quegli stessi sogni che, a causa di un destino maledetto, non ha mai potuto realizzare. Ora in quel luogo, appeso a un albero, si trova un contenitore con le ceneri del ventitreenneMarcello, che voleva essere libero anche da morto, aveva chiesto di essere cremato.

Un ragazzo che coinvolgeva e “travolgeva” tutti con il suo entusiasmo. Quella stessa forza d'animo con la quale Pasquale continua a combattere la sua battaglia perché il suo Marcellino non sia mai dimenticato. E così ha creato l'associazione, “Io so' o' padre", che combatte per una legge sulla prevenzione per i viaggi nelle mete estere. Vogliono che siano consegnate alle agenzie di viaggio degli opuscoli con i pericoli da evitare. E chiedono la promozione del diritto legale di rappresentanza internazionale perché lo  Stato non può lavarsi le mani.

Pasquale, ancora sconvolto per la morte del figlio, aveva dovuto lottare per riportare il suo corpo a casa. A causa di una burocrazia senza cuore. Non si era arreso e, grazie all'aiuto di un legale del posto, alla fine aveva riportato indietro Marcellino.