Dopo la buona riuscita del primo dibattito pubblico sul tema dell’integrazione, ormai è tutto pronto anche per il secondo appuntamento. Venerdì prossimo, 13 luglio, alle ore 18:30, nella suggestiva e accogliente chiesa di San Nicola da Tolentino in piazza Vittorio Veneto, gentilmente concessa dal parroco don Ranieri Picone e dal priore della Confraternita di Santa Monica, Gianni Iannaccone, relatori e pubblico si confronteranno su un altro argomento di strettissima attualità per Atripalda: il parco archelogico di Abellinum.
Un polmone verde di circa 25 ettari nel cuore della città, vincolato dalla Sovrintendenza dopo il rinvenimento dei resti di un antico insediamento romano, da oltre mezzo secolo è considerata la ricchezza più importante della valle del Sabato, intorno alla quale costruire vere occasioni di crescita culturale, sociale ed economica. Campagne di scavo, investimenti pubblici, aspettative e prospettive hanno finora, però, fatto i conti con una serie inesauribile di imprevisti, difficoltà e incredibili controversie, fino quasi a far piombare il sito archeologico nell’attuale semiabbandono, a metà strada fra quella che potrebbe considerarsi ancora una preziosa risorsa oppure una pesantissima zavorra.
Al dibattito, moderato dal giornalista Pierluigi Melillo, direttore di Ottochannel News, e ripreso dalle telecamere di Sabino Battista, hanno confermato la partecipazione:
- il consigliere comunale Salvatore Antonacci, delegato dal sindaco Giuseppe Spagnuolo;
- la dott.ssa Maria Fariello, funzionaria in quiescenza della Sovrintendenza, la massima esperta del parco archeologico Abellinum in provincia di Avellino;
- il senatore del Movimento Cinque Stelle, Ugo Grassi, direttore del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”;
- il presidente della Pro Loco di Atripalda, Lello Labate, l’associazione che si occupa attualmente della promozione turistica e culturale del sito archeologico;
- l’imprenditore Pasquale Pennella, portatore degli interessi dei proprietari dei terreni vincolati della Civita.
Così come è accaduto nella precedente occasione, un’ampia parte del dibattuto sarà alimentata dalle domande e dalle considerazioni del pubblico, invitato ad intervenire dopo un primo giro di interventi dei relatori.
I cittadini sono vivamente invitati a partecipare ed a dare un contributo al dibattito o comunque ad alimentare ed incoraggiare una iniziativa che si propone di creare un luogo di discussione reale e possibilmente permanente sugli argomenti più importanti che riguardano la città di Atripalda.