Giuseppe e quel tragico volo in una cunetta

Oggi l'inaugurazione di un monumento in memoria dei motociclisti vittime della strada

Un viaggio, l’ultimo per Giuseppe che purtroppo si è interrotto prima di giungere a destinazione, in un cunetta, tra la vegetazione, con accanto la sua moto di colore verde...

Grottaminarda.  

E' trascorso un anno esatto da quel triste 2 giugno 2017. Un pomeriggio di dolore per la valle ufita e baronia con la morte prematura e inaspettata di un giovane esemplare. Una festa del 2 giugno macchiata terribilmente di sangue sulla strada. 

La tragedia al confine tra Ariano e Flumeri, nei pressi di una stradina di campagna che affaccia sulla statale 90 alla località Fiumarelle già tristemente nota.

Giuseppe Capobianco, 24 anni, di Pila ai Piani, Frigento, era in sella alla sua Kawasaki Ninja. Con i suoi amici stava raggiungendo l’autosalone di Antonio Pompeo ad Ariano Irpino, per prendere parte con entusiasmo ad un evento Alfa Romeo. Non è mai arrivato.

Un viaggio, l’ultimo per Giuseppe che purtroppo si è interrotto qualche chilometro prima di giungere a destinazione in un cunetta, tra la vegetazione, con accanto la sua moto di colore verde.

Un tristissimo pomeriggio di giugno per tutti, una giornata di festa funestata dall'ennesima tragedia della strada che nessuno, a partire dalla sua famiglia potrà mai dimenticare. Chi non ricorda tra i presenti, le grida di disperazione e di dolore di sua madre. Una donna esemplare che è riuscita con forza, determinazione e caparbietà a realizzare un suo sogno, nel ricordo indelebile di suo figlio Giuseppe e per i tanti giovani come lui, purtroppo morti tragicamente sulle strade. 

Un "Motolito custode delle anime". Un monumento in memoria dei tanti motociclisti vittime della strada. L'appuntameto è fissato per le ore 16.00 in contrada Ruvitiello a Grottaminarda, rotonda statale 90 delle puglie. Una sorta di piazzola, che diventerà, un luogo simbolo e di sosta per i tanti motociclisti che transitano in questa zona. L'opera realizzata è stata realizzata in breccia irpina dallo scultore irpino Egidio Iovanna.

Gianni Vigoroso