Quattro cuccioli morti sotto un albero, interviene la Polizia

Triste ritrovamento a Grottaminarda, interviene il servizio veterinario dell'Asl

E' stato subito allertato il servizio veterinario dell'Asl e la Polizia Municipale al fine di verificare le condizioni degli altri piccoli batuffoli ancora in vita...

Grottaminarda.  

 

Otto cuccioli nati sotto un viadotto, tra pecore e caprette al pascolo in transumanza: quattro si salvano e gli altri vengono ritrovati morti poco distanti sotto un albero, lungo una strada interpoderale. E' successo a Grottaminarda alla località San Martino.

Una triste scena toccata agli occhi degli agenti della Volante del Commissariato di Ariano Irpino, intervenuti a seguito di una segnalazione. Sul posto anche il vice questore Maria Felicia Salerno, insieme all'ispettore Eugenio Ricciardi. 

Sono stati subito allertati il servizio veterinario dell'Asl e la Polizia Municipale al fine di verificare le condizioni degli altri piccoli batuffoli ancora in vita. I sanitari hanno provveduto a microchippare tutti i cani  di grossa taglia presenti sotto il ponte e a recuperare quelli senza vita per poi procedere alle relative operazioni di smaltimento. 

Un gesto doveroso quello compiuto dalla Polizia e in modo particolare dal dirigente Salerno, un grande segnale di affetto e di rispetto verso gli animali, esseri viventi che vanno accuditi con serietà e impegno. Ne sa qualcosa prioprio una donna del luogo,  che chi durante questo freddo inverno, sfidando anche febbre e influenza non ha fatto mai mancare la sua opera amorevole nell'accudire i propri cani. Ma questo vale per tutte le specie di animali.  E ci vorrebbero sempre più persone esemplari in loro difesa.

E il secondo intervento  da parte della Polizia di Ariano a Grottaminarda. Nei mesi scorsi venne tratta in salvo una cagna segregata, disidratata e alla catena,  ritrovati anche in quel caso un cucciolo morto ed altri in fin di vita tra larve, mosche e rifiuti, in un ambiente squallido e vomitevole.

La segnalazione da parte di una donna e di una coppia di giovani. Una scena raccapricciante, quella che si presentò anche allora, agli occhi degli agenti del commissariato di polizia arianese. Un vero e proprio lager in aperta campagna e oggi un nuovo triste scenario.


 

Gianni Vigoroso