Le etichette gli stanno strette. E così i titoli ad effetto. Pragmatico e operativo. Michele Maria Spina, primo dirigente della Polizia di Stato e responsabile da sei anni dell'UPG della Questura di Napoli, è un professionista all'antica. Per lui contano i fatti.
Investigatore scrupoloso e mastino della legalità. Sabato alle ore 18 parlerà, nell'ambito del Festival della Letteratura e della Legalità promosso dall'associazione culturale L'agorà di Pratola Serra diretta dalla poetessa Antonietta Gnerre, di metodi di contrasto e prevenzione contro il crimine organizzato in riferimento alla complessa realtà napoletana. Lui è un esperto in materia. Ha diretto a lungo il Commissariato di Scampia prima di approdare a via Medina. Si è occupato di stese, lotta allo spaccio e al crimine diffuso, e in ultimo delle baby gang. E' stato responsabile della sicurezza durante il G7 dei Ministri dell'Interno che si è tenuto a Ischia lo scorso mese di ottobre.
Sempre sul pezzo, come si dice in gergo, sempre in prima linea per riportare il senso di legalità nei quartieri dove impera il degrado sociale e il malaffare.
Da qualche tempo si sta occupando anche del rione Sanità e della movida violenta nel cuore della Napoli dei locali notturni e di una gioventù troppo scapestrata. E' un poliziotto con la maiuscola. Un autentico testimone dei cambiamenti sociali che stanno interessando il capoluogo partenopeo. Per questo la sua presenza al Festival della Valle ha un valore aggiunto.
"Siamo onorati di averlo - ha esclamato Antonietta Gnerre, organizzatrice di punta della kermesse -. Chi meglio di lui può raccontare i fatti napoletani. Stiamo avendo già molti riscontri positivi sull'andamento della manifestazione che ha voluto coniugare l'arte alla cultura della legalità. I prossimi appuntamenti, altrettanto di spessore, saranno divulgati nei prossimi giorni". (Foto Michele Maria Spina intervista Rai 1).
Gianni Vigoroso