Una rete di defibrillatori pubblici nei comuni di frontiera

La sfida parte da Montaguto, territorio a confine tra Campania e Puglia

In Italia ogni anno si contano circa 60.000 decessi per morte cardiaca improvvisa, anche in ambito sportivo. Di notevole importanza risulta essere il primo soccorso...

Montaguto.  

di Gianni Vigoroso

Una rete di  defibrillatori pubblici da utilizzare tempestivamente in caso di arresto cardiaco. La sfida parte da Montaguto, piccolo comune della Valle del Cervaro situato a confine tra Campania e Puglia. Fedele D’Alessandro, stimato imprenditore dall’animo buono, ha dontoa due defibrillatori alla comunità in segno di stima e gratitudine al territorio. A rappresentarlo il sala la madre e una sua dipendente.

L’Asl attraverso il direttore generale Maria Morgante sempre particolarmente attenta, sensibile e attiva insieme al primario del reparto di cardiologia dell’ospedale Sant’Ottone Frangipane Gennaro Bellizzi, vera eccellenza e istituzione nella sanità arianese e non solo, su invito del sindaco Marcello Zecchino, ha incontrato la popolazione per dimostrare la massima attenzione al territorio sotto il profilo della prevenzione. “Fare bene il bene il bene”, molto interessante la relazione del primario Bellizzi, attraverso dati ed episodi realmente accaduti. Presente il presidente della Comunità Montana Ufita Carmine Famiglietti sempre attento al territorio, Lucia Scrima in rappresentanza del Panathlon, Tarquino Lo Casale responsabile della Pubblica Assistenza Vita di Montecalvo e Savignano Irpino che opera con grande dedizione e professionalità in un bacino così vasto e ad alto rischio e l’attivissimo presidente della rifondata Pro Loco Domenico Ricci.

In Italia ogni anno si contano circa 60.000 decessi per morte cardiaca improvvisa, anche in ambito sportivo. Di notevole importanza risulta essere il primo soccorso.

“L'intervento del 118, associato alle manovre salvavita eseguite tempestivamente dai soccorritori - come ha sottolineato Pasqualino Molinario autore di numerosi salvataggi nel corso degli anni - aumentano notevolmente le probabilità di sopravvivenza.

Per l'utilizzo dei defibrillatori sarà necessario attivare nello stesso tempo una rete di volontari attraverso specifici corsi di formazione. Un’opera incessante che sta portando avanti da tempo con grande professionalità e competenza il team guidato da Pasqualino Molinario.