La fine del motore diesel preoccupa l'Irpinia

Michele De Palma Fiom nazionale lancia l'allarme e chiama a raccolta Fca e Istituzioni

Un tour che ha toccato due importanti realtà lavorative della provincia di Avellino Pratola Serra e Flumeri.

Grottaminarda.  

Salario, condizioni di lavoro e prospettive future al centro della visita in Irpinia del segretario nazionale Fiom Michele De Palma.

Un tour che ha toccato due importanti realtà lavorative della provincia di Avellino Pratola Serra e Flumeri. La maratona si è conclusa a Grottaminarda nella sede della Cgil alla presenza della segretario provinciale Sergio Scarpa e l'operaia simbolo Silvia Curcio insieme ad altri esponenti che hanno di una lotta senza precednti portata aventi con grande determinazione.

La prima preoccupazione riguarda il futuro della Fca: "Sappiamo che il motore diesel in questo momento sta riducendo i propri volumi rispetto al passato. In Europa ormai le auto a benzina stanno superando quelle diesel. Ecco perchè insieme all'azienda e alle istituzioni, vogliamo capire qual'è il piano per il futuro della produzione e mobilità. Non vorremmo che dopo gli ammortizzatori sociali subentri anche un problema di mercato. 

Sull'ex Irisbus, oggi Industria Italiana Autobus, un concetto deve essere chiaro: "Ciò che sta accadendo è estremamente preoccupante. I mezzi vengono banditi ma purtroppo a vincere le gare sono quelli che arrivano da altri paesi europei. La produzione deve avvenire in Italia. Noi non vogliamo che i lavoratori tornino solo a lavorare negli stabilimenti. Noi pensiamo che per il numero di autobus di cui ha bisogno il paese, c'è la possibilità di poter implementare l'occupazione e far crescere nuove aziende e quindi l'indotto. Questa è la nostra sfida. 

Gianni Vigoroso