Depurazione, i conciatori vogliono la gestione dell'impianto

Il Codeso bacchetta la Cogei e minaccia azioni legali in caso di sospensione del servizio

Solofra.  

Il Codeso, ovverosia il Consorzio depurazione Solofra, si candida ad assumere la gestione dell'impianto di depurazione di via Carpisano. E' questa la risposta arrivata dagli imprenditori alla possibilità che la Cogei, la società che gestisce l'impianto per conto della regione, lasci la gestione a causa degli ingenti crediti accumulati nei confronti di palazzo S. Lucia. Il presidente del consorzio, Gaetano De Maio ed i Consiglieri di Amministrazione "ritengono che il minacciato blocco del servizio da parte della Cogei s.r.l. comporterà gravissime conseguenze per tutte le concerie di Solofra mettendo a rischio l'evasione delle già esigue commesse, ridotte a causa della crisi del settore conciario.
Il blocco della depurazione e la chiusura degli scarichi industriali inciderà, di conseguenza, sui livelli occupazionali del settore conciario, con serie ripercussioni per tutta la Città di Solofra e per l'intero comprensorio".
Ed ancora. "Il Codeso ritiene che il recupero dei crediti vantati dalla Cogei nei confronti della Regione Campania, sia un problema che non può e non deve ripercuotersi sulle concerie di Solofra che regolarmente pagano costi altissimi di depurazione, oltre a gravose penali in caso di ritardo.
Non sarà quindi tollerata alcuna arbitraria ed ingiustificata interruzione dei servizi di depurazione e, nell'eventualità in cui tale ipotesi dovesse verificarsi, saranno esperite immediatamente attività legali, senza precedenti, in tutte le opportune sedi giudiziarie, al fine di scongiurare che continui a pendere, in capo al distretto conciario, la spada di Damocle della mala gestio dell'impianto di depurazione".
Sulla scorta di queste considerazioni il Codeso ha dato mandato ai propri consulenti "per richiedere alla Regione Campania l'affidamento diretto dell'impianto di depurazione, con la convocazione di un tavolo di confronto nel quale poter dettagliatamente avanzare tale proposta.
L'affidamento agli industriali non solo garantirebbe una maggiore tutela dei conciatori nell'erogazione del servizio, ma comporterebbe anche maggiori investimenti nell'innovazione volti all'abbattimento dei costi di depurazione.
Tale richiesta di affidamento diretto dell'impianto è solo il primo passo rispetto all'ambizioso programma di depurazione del Co.DE.SO, che intende perseguire l'obiettivo di realizzare un impianto consortile gestito direttamente dagli imprenditori, come già accade nei distretti, ben più grandi, di Santa Croce sull'Arno e Arzignano".

Giuseppe Aufiero