di Simonetta Ieppariello
Un esercito di oltre 500 volontari dell’Unpli a Montevergine per l’ultimo appuntamento di formazione del servizio civile dell’Unpli Campania. Volontari al servizio del recupero delle tradizioni locali, dell’accoglienza ai turisti per la conoscenza e la valorizzazione dell’intero territorio regionale con un’azione capillare distribuita nelle oltre duecento sedi Pro Loco che usufruiscono del Servizio Civile Si rinsalda la collaborazione e partenariato tra l’Unpli Campania, guidata da Mario Perrotti, e la comunità benedettina. Per organizzatori e giovani volontari la speciale benedizione dell’Abate Padre Riccardo Guariglia.
L’arrivo dei ragazzi al Santuario di Mamma Schiavona ha regalato davvero uno spettacolare colpo d’occhio, tra formazione, visite nel museo e l’emozionante messa davanti l’altare della Madonna dal Volto Nero.
Eccoli i motori delle Unpli, ognuno di loro con un progetto, un ruolo sul territorio, impegnati nel lavoro quotidiano della promozione nelle 200 sedi di servizio civile operative. Complessivamente oltre 1500 i volontari, 10% in più rispetto allo scorso anno, che potrebbero essere destinati nelle 17 regioni italiane grazie alla progettazione, ancora una volta vincente, messa in campo dalla squadra dell’Unpli, sotto la responsabilità della Unione Proloco della Campania. Soddisfazione è stata espressa dall’Unpli Campania:” Come sempre il lavoro dello staff di questo comitato– ha detto Marco Perrotti, responsabile per la progettazione del Servizio Civile Unpli- continua a dimostrare le grandi capacità sviluppate nella progettazione di servizio civile nazionale riferita sopratutto all’ambito dei beni culturali e della valorizzazione del territorio! Il percorso formativo rappresenta un tassello prezioso di questo percorso. Quest'anno per noi è un anno speciale. Tra pochi giorni ricorreranno i nostri 15 anni di storia. Pensiamo a quanto fatto, e quanto da fare, ai nuovi obiettivi da raggiungere. La presenza di questi ragazzi in tante realtà territoriali campane è una risorsa unica di promozione. La formazione sta davvero consentendo ad ognuno di loro di raggiungere straordinari risultati“.
Dal canto suo segretario consigliere della Regione Campania, Vincenzo Maraio, che ha portato i saluti del presidente De Luca ha spiegato che il servizio civile è uno strumento preziosissimo di formazione seria e avviamento al lavoro.
«Una grande opportunità quella offerta dall’Unpli - spiega Maraio -. I giovani devono conoscere territorio e saperlo promuovere. Senza contare il percorso formativo che affrontano che riesce a garantire davvero una conoscenza autentica delle sue bellezze. Un progetto che funziona e che non deve essere messo in discussione. Il governo De Luca punta sui giovani. C’è un’azione precisa di governo che si basa su fondi europei. Oltre un miliardo di euro saranno dedicati all’innovazione. Se i nostri ragazzi saranno più competitivi rispetto ad altri, così potremmo far crescere regione, far crescere economia, ricchezza e quindi l’occupazione».
Il turismo dunque come occasione seria di sviluppo. La formazione e la creazione di una rete integrata tra attori del territorio l’unica via da seguire in maniera coesa. L’obettivo: Matera 2019. «Una occasione da non perdere - spiega Maraio -. Siamo vicini alla Basilicata, dobbiamo diventare una regione tappa turistica irrinunciabile per i turisti in arrivo al sud. Siamo una regione eccezionale. L’unica in cui mare e zone interne si coniugano in un affascinante area. Il Governo De Luca lavora nell’ottica di una promozione territoriale unica e salda, che presenti in maniera seria e sui giusti circuiti l’immagine di una Campania così raccolta, ma così’ straordinariamente ricca dei bellezze, storia, arte, cultura, fede, paesaggi».
Non poteva mancare la benedizione dell’Abate.
«Il mio augurio è che questi giovani possano realizzarsi - spiega -. I ragazzi dell’Unpli?
Per loro un ringraziamento speciale. Sono l’anima dell’accoglienza nei nostri percorsi museali. Montevergine esiste da 900 anni. Ora ci sono i ragazzi del Servizio Civile a raccontare questi secoli di tradizione e preghiera, arte e cultura sulle orme dei monaci benedettini».