"Conoscete tutti le potenzialità di questa fabbrica, a regime produceva oltre 2000 autobus nuovi ogni anno, noi con le tecnologie avanzate di oggi potremmo arrivare, quando sarà pienamente operativa, tranquillamente a quota 3000." Lo ha detto il patron Stefano Del Rosso, tornato nuovamente in Irpinia, a Flumeri, per aprire questa volta le porte dell'ex Irisbus alla stampa.
"Ma è chiaro che per raggiungere questo ambizioso obiettivo, c'è bisogno della collaborazione da parte di tutti. Non dipende, come ben sapete solo da noi. Servono commesse, non ci spaventano, siamo pronti alla grande sfida. E' un cuore che è tornato a battere qui, batteva già fortissimo un bel po di anni fa, poi si è fermato per un attimo ma non è mai morto. Oggi ha cominciato di nuovo a palpitare."
Attualmente vi è una linea di produzione attiva, legata alle mascherature, sottogruppi e alle scocche finite. Rumori, odore di saldature, non sembra vero ammirare tutto questo dopo una lunga odissea. Ma è una realtà bellissima che lascia ben sperare e che si spera possa essere ora supportata dalla politica che conta nelle varie sedi governative affinchè questa prima fase diventi un vero trampolino di lancio di questo miracolo italiano dal nome IIA. "Entro giugno - conclude Del Rosso - saranno circa 115 le persone che rientreranno a lavoro, la maggior parte in linea di produzione. Non è più tempo di parlare ora, qui bisogna solo lavorare."
L'emozione del sindaco Angelo Antonio Lanza, tra coloro che in questa dura battaglia non ha mai mollato, mostrando sempre grande fiducia e determinazione: "E' l'orgoglio della nostra comunità, il primo autobus che nasce in valle ufita e che si chiamerà Flumeri e servirà per i piccoli centri urbani. L'azienda c'è, siamo ai primi vagiti di questa grande realtà, sicuramente Stefano Del Rosso, farà di tutto, che l'azienda, parta con tutti i crismi e soprattutto che produca autobus competitivi a livello europeo."
Gianni Vigoroso
