di Andrea Fantucchio
(Clicca sulla foto di copertina e guarda il video servizio di Ottopagine) «Al piano di sotto di quei parcheggi andavano a drogarsi. Ora è una discarica». La collega e amica Maria Napolitano introduce lo spazio del quale vi parleremo oggi. I parcheggi che si trovano poco distante dalla piazzetta di Capocastello. Area oggi ufficialmente chiusa. Ma nei fatti accessibile. Al piano inferiore il degrado regna sovrano.
Accediamo dalle scalette che si trovano nella piazzetta con gli spazi per le soste. La prima cosa che vediamo sono i graffiti sulle mura. Pareti in larga parte scartavetrate. Negli spazi intorno rifiuti accatastati. Copertoni d'auto, pezzi di mobili, qualche giocattolo per bambini abbandonato.
Sul pavimento altra immondizia: bottiglie di vino e birra, cartacce, cartoni, pezzi di plastica.
«Quello spazio – racconta Maria – in pratica non ha mai funzionato. Non hanno saputo gestirlo. E così sono stati spesi tanti soldi inutilmente».
Per le proteste dei cittadini. Che non si risparmiano. Nelle scorse settimane abbiamo ricevuto diverse segnalazioni. Parlavano di schiamazzi e via vai provenienti dal piano inferiore dei parcheggi. Oltre allo scempio di quella discarica.
Eppure basterebbe poco. Sorveglianza adeguata. A partire da un sistema di telecamere. Dopotutto anche quest'area è Mercogliano. E merita la doverosa attenzione dell'amministrazione. Poco distante da questo parcheggi c'è un altro buco nero del quale vi abbiamo parlato (Guarda: Quel palazzo può caderci addosso). Un edificio privato abbandonato da vent'anni. Oggi talmente rovinato che si teme possa cadere sulle abitazioni in basso. Diverse volte i cittadini hanno segnalato la situazione. Senza ricevere risposte.
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