di Andrea Fantucchio
(Clicca sulla foto di copertina e guarda il video-reportage di Ottopagine. A fine articolo le foto) No agli immigrati accattoni che chiedono l'elemosina davanti ai negozi. I commercianti devono cacciarli via. Gli autori di violenze sulle donne vanno puniti severamente. Il messaggio di alcuni giovani africani ospitati a Mercogliano .
Un segnale forte. Rivolto alla comunità irpina che ha deciso di ospitarli. Una delegazione di oltre cinquanta immigrati si è riunita oggi pomeriggio a Torelli. Nella chiesa della frazione mercoglianese. Con gli operatori dell'associazione, Comunità Accogliente.
Ci spiega un ragazzo che si fa portavoce: «Chiedere la carità sminuisce la dignità del nostro popolo. In Africa fanno accattonaggio solo i disabili. Condanniamo chi tende la mano davanti ai negozi. Chiediamo agli italiani di non dare loro monete. Feriscono tutti noi. E finiscono per alienarci ulteriormente dalla società che di ospita. Per cinque accattoni, mandano nell'immondizia un popolo».
La presidente di Comunità Accogliente, Letizia Monaco: «Oggi i ragazzi hanno voluto lanciare un messaggio forte. Condannano quanto accaduto a Monteforte. Vogliono spiegare agli italiani che i ragazzi africani non sono tutti stupratori e criminali. Anzi. Stanno facendo di tutto per farsi integrare. Sono giovani come tanti. In cerca di accoglienza. Desiderosi di rendersi utili».
Comunità Accogliente ha creato un'oasi felice a Mercogliano. Tanti volontari uniti per dare assistenza ai ragazzi africani. E spingere il paese ad accettarli. Si danno lezioni d'italiano e si insegna a questi giovani la cultura dei comuni ospitanti.
Basta guardare i loro occhi. Dicono più di mille parole. Ragazzi che hanno sofferto. E ora cercano di farsi accettare. Oggi, nonostante il clima creatosi dopo i fatti di Monteforte, hanno voluto far sentire la loro voce.
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