Mercogliano era questo campo: qui ho scoperto Nando De Napoli

Il campo oggi abbandonato e chiuso. Qui giocava la Mirgia. Guarda l'intervista a Gino Corrado

(Clicca sulla foto di copertina e guarda lo speciale con l'intervista. A fine articolo tutte le foto)Gino Corrado, storico talent scout della Mirgia, ci aiuta a ripercorrere gloria e disgrazia del campo comunale di Mercogliano.

Mercogliano.  

 

di Andrea Fantucchio

(Clicca sulla foto di copertina e guarda lo speciale con l'intervista. A fine articolo tutte le foto) «Se guardo lì vedo correre ancora il piccolo Nando De Napoli, proprio dove adesso c'è quel deserto. In questo campo giocava la mia squadra». Gino Corrado, storico talent scout della Mirgia, ci aiuta a ripercorrere gloria e disgrazia del campo comunale di Mercogliano. Un tempo fiore all'occhiello della città.

«Qui venivano tutti – racconta Corrado – ora la squadra del Mercogliano deve andare a giocare ad Atripalda. Lo trovo inaccettabile. Il calcio è l'anima e la storia di questo luogo. Immaginate che indotto potrebbe crearsi con il campo funzionante. E, invece, è ridotto così. Per non parlare del viale tutto dissestato. Della funicolare non funzionante. Del centro sportivo qui vicino».

Il campo è un deserto. Al di là del cancello chiuso e arrugginito, vediamo un'ampia spianata dove l'erba cresce incolta per svariati metri. Per la gioia delle pecore che vengono a brucare da queste parti. Lo scenario è completato da un escavatore non utilizzato da tempo. Dove c'erano tribune e spogliatoi, oggi c'è solo degrado e silenzio.

Qui sono cresciute generazioni di mercoglianesi e non solo. I ragazzi venivano anche da Avellino e dai comuni intorno.

Ce lo racconta uno di quei giovani, Carmine Losco, che ci ha accompagna con Antonio Comella, per tutti il Principino: «Io abitavo a via Piave. Si prendeva il bus e si arrivava fin qui. Facevamo delle partite interminabili. Era questo il nostro campo. O, a volte, quello di Monteforte. Stringe il cuore a vederlo ridotto così».

Il progetto di riqualificazione del campo è arenato dal 2009. Affossato in pratiche burocratiche che vedono coinvolti, in un interminabile contenzioso, il comune di Mercogliano e la ditta alla quale erano stati appaltati i lavori. Intanto l'amministrazione ha continuato a pagare al credito sportivo del Coni il mutuo acceso per la riqualificazione della struttura. Parliamo di una cifra che si aggira sul milione e mezzo di euro.

«Abito qui vicino – conclude Corrado – e ho le lacrime agli occhi quando vedo questo scempio. Sono stati degli incompetenti. Bastava spostare i prefabbricati e allargare la struttura. E poi curare tutto meglio. Così come il centro sportivo. Mi volevano chiamare per mettere la prima pietra di questo campo. Dissi, fatelo quando terminerete tutto. Ma credo che per allora sarò al cimitero di Torelli».

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