Mercogliano: non posso lavare la mia piccolina. Sbrigatevi

Ancora senz'acqua. L'emergenza continuerà. Tante proteste anche in mattinata. Fino a quando...

Antonietta: «Mi spiegate come dobbiamo fare senz'acqua? Mio marito torna stasera dopo una giornata di lavoro e neanche una doccia si può fare. Ho una bambina piccola e se fa cacca non la posso lavare. Qual è la soluzione?».

Mercogliano.  

 

di Andrea Fantucchio

Rubinetti a secco, polemiche a cascata. A Mercogliano non c'è pace. Si lamentano in tantissimi per i disagi creati dall'emergenza idrica di questi giorni. 

Lo sapete: di notte l'acqua non c'è. Tubature e contatori rotti dal gelo. L'annuncio di Alto Calore: l'emergenza durerà fino a fine settimana. 
 
Intanto, gli abitanti del paese irpino stanno vivendo disagi notevoli. Basta scorrere il social. O passeggiare per strada. 

Dal web.

Scrive Vincenza: «Fino a quando dovremmo ancora aspettare? Manca l'acqua da tre giorni. Abbiamo anche i riscaldamenti che vanno e vengono».

Antonietta: «Mi spiegate come dobbiamo fare senz'acqua? Mio marito torna stasera dopo una giornata di lavoro e neanche una doccia si può fare. Ho una bambina di pochi mesi e se fa cacca non la posso lavare. Qual è la soluzione?».

Un'emergenza che ha colpito tutto il paese. Da Capocastello, passando per il viale San Modestino, e poi in ogni singola contrada. 

Proprio al viale San Modestino. Dice Carmela: «Ieri abbiamo riempito le bottiglie in mattinata. Ma l'acqua la “staccano” anche durante il pomeriggio. E' difficile anche cucinare».

L'acqua manca durante tutta la notte. E di mattina in molte zone il getto è ridotto. 

Un'emergenza che ha spinto anche la Regione a presentarsi in Prefettura. I disagi di questi giorni sono infatti legati a una problematica annosa: contatori e tubature troppo vecchie. Richiedono da tempo un ammodernamento.

I disagi a catena hanno coinvolto i comuni vicini ad Avellino: oltre a Mercogliano anche Monteforte. Dove è stato necessario l'intervento di un'autobotte dei vigili del fuoco. Molti cittadini si sono attrezzati come possono: bottiglie e taniche riempite d'acqua durante il giorno.

Ma l'ammodernamento delle reti idriche è vitale. E va realizzato in tempi brevi. Anche in vista della stagione estiva. Sono anni che, con l'arrivo dell'estate, si riscontrano problematiche di rubinetti a secco. Si grida all'urgenza degli interventi. E puntualmente questi vengono rimandati.

Con rimpalli fra gli enti: Regione-Alto Calore.  "Motivazione": non ci sono i soldi. O beghe interne che finiscono per far passare in secondo piano i cittadini. L'ultima polemica di questo tipo risale alla scorsa primavera. Scontro tutto politico per capire chi doveva andare alla presidenza di Alto Calore.

E scegliere che linea seguire: privatizzazione o conferma della gestione pubblica? Alla fine tutto è rimasto come ora. Con la riconferma di Lello De Stefano. Ma intanto i mesi erano passati. E l'Irpinia ha vissuto un'altra emergenza. Evitabile se si fosse partiti in anticipo. Ora questo è un nuovo campanello d'allarme.

Si lascino da parte le poltrone e ci si focalizzi su come migliorare o almeno assicurare il servizio idrico. Imprescindibile per ogni comunità.

Intanto, dopo la neve, un'altra mazzata per i comuni irpini. Un inizio anno all'insegna dell'emergenza. E domenica è attesa una nuova allerta meteo.