di Andrea Fantucchio
Hanno iniziato a spalare anche loro la neve. Anche se la neve, molti di quei ragazzi, non l’avevano mai vista prima. I giovani africani del centro d’accoglienza la Castagna di Ospedaletto d'Alpinolo hanno affiancato i cittadini nelle operazioni di pulizia delle strade. (Clicca sulla foto di copertina e guarda il video)
Il paese di Ospedaletto da giovedì è stretto dalla morsa del gelo. E i giovani immigrati volevano dare una mano.
Racconta l’operatrice Ilaria Di Gaeta: «Sono euforici da quando ha iniziato a nevicare. Molti di loro non avevano mai visto i fiocchi. Poi ieri, passeggiando per il paese, hanno notato le difficoltà vissute da tanti abitanti. Volevano contribuire. Questa mattina abbiamo procurato la pale e ci siamo dati da fare tutti insieme».
Il gruppo di venticinque ragazzi, fra i quali due donne, è intervenuto dinanzi alle abitazioni. Liberando gli usci dalla neve. Hanno poi dato una mano anche sulle strade. Non è mancato qualche momento di divertimento.
Fra pupazzi e “battaglie all’ultimo sangue” con le palle di neve.
Hanno imbracciato le pale anche il sindaco di Ospedaletto, Antonio Saggese. E i consiglieri Carlo Preziosi e Annibale Marciano. Ritratti nella foto di copertina con i ragazzi del centro d’accoglienza.
Un momento di integrazione spontanea all’insegna della collaborazione. Nella difficoltà questi ragazzi hanno potuto realizzare il loro intento: rendersi utili.
Molti di loro hanno potuto realizzare con gesti concreti il desiderio di ripagare quel paese che li ospita. E gli ospedalettesi hanno apprezzato. Un percorso di integrazione iniziato questo Natale. Quando in Chiesa gli immigrati hanno intonato i canti popolari e acceso le luce dell’albero. Sperando che questi momenti possano aprire la strada a un’integrazione duratura. Fatta di collaborazione efficace e concreta.
Intanto davvero simpatiche le reazioni dei giovani immigrati di fronte alle neve. "Mai vista prima". "Ho fatto il pupazzo. Gli occhi con due batt... bottoni". "Bellissima. Il paese così è stupendo". Ascolta le loro voci nel video allegato all'articolo.
Oltre a Ilaria era presente anche l’altro operatore del centro d’accoglienza, Fode.