«Mamma guarda, c'è la neve!», urla un bambino in strada.
Già, anche quest'inverno le strade di Pratola Serra si colorano di bianco. Uno spettacolo,paesaggi meravigliosi. Immediatamente, le strade si ripopolano di bambini. Pupazzi e lotte con palle di neve non possono mancare. Assolutamente. Insomma, a chi non piace la neve? E' la gioia dei più piccoli. Tutto bello, tutto fantastico, starete pensando. E invece no.
Beh, sicuramente non piace a chi lavora, agli anziani. Le strade sono ghiacciate. Difficile guidare. Non a caso, di macchine ce ne sono ben poche. La maggior parte della gente scende a piedi. Ma è pericoloso, c'è il rischio di uno scivolone. Vedo persone - caute nell'attraversare strade e vicoli - affrettarsi a fare la spesa, come se non ci fosse un domani. Troppa la paura che la neve possa aumentare e bloccare qualsiasi via di comunicazione.
I disagi sono tanti, ovvio. Soprattutto per chi non può scendere di casa nemmeno con le proprie gambe. Conosco addirittura chi non può farsi aiutare da nessuno. Semplicemente perché non ha nessuno. Ecco come, persino la neve, può influire negativamente sulle persone.
A tal proposito, noto anziani affacciarsi dalle tende, dietro le finestre. Hanno un'aria smarrita. Evidentemente sperano che tutta questo possa finire. Che possa finire al più presto. Altrimenti, che ne sarà di loro?
Mariagrazia Mancuso*
*(Studentessa del Vivaio di Ottopagine, il corso di giornalismo multimediale organizzato nell'ambito dell'iniziativa scuola lavoro)