Concordati, fallimenti: 3 assoluzioni, 1 proscioglimento e 28 rinvii a giudizio

Benevento. La decisione del gup Camerlengo, tre imputati giudicati con rito abbreviato

concordati fallimenti 3 assoluzioni 1 proscioglimento e 28 rinvii a giudizio

A novembre processo per commercialisti, avvocati ed imprenditori

Benevento.  

Tre assoluzioni, un non luogo a procedere pieno per prescrizione e 28 rinvii a giudizio. Sono le decisioni del gup Loredana Camerlengo per le 32 persone (una trentatreesima è nel frattempo deceduta) -commercialisti, avvocati ed imprenditori- coinvolte nell'indagine della guardia di finanza sulle procedure di concordato preventivo e fallimento che sarebbero state ritardate, impedendo ai creditori di recuperare i soldi.

L'assoluzione per non aver commesso il fatto è stata stabilita per Vincenzo Mataluni, 59 anni, di Montesarchio, Angelo Argenone, 49 anni, di Montesarchio – per entrambi l'avvocato Luigi Signoriello-, e Angelica Labia (avvocato Salvatore Sforza) 59 anni, di Cerignola, per i quali il procuratore aggiunto Gianfranco Scarfò aveva proposto la condanna, rispettivamente, a 3 anni e 4 mesi, 2 anni e 2 mesi, e 2 anni e 6 mesi.

Non doversi procedere, per intervenuta prescrizione del reato di bancarotta, per Mario Porcaro, 69 anni, di Benevento, Laura Paglia, 55 anni, di Benevento, Fabrizia De Nigris, 51 anni, di Benevento, Luca Pulcino, 43 anni, di Benevento, e Antonio Fiengo, 53 anni, di Benevento. Per quest'ultimo si tratta della conclusione della vicenda, trattandosi dell'unico addebito.

Non è cosi per Mario Porcaro, Paglia, De Nigris e Pulcino, che dovranno affrontare il processo – partirà il 14 novembre- al pari di Stefano Bardari, 50 anni, di Benevento, Massimiliano Bomamini, 49 anni, di Mantova, Bruno Calzia, 69 anni, di Roma, Fabio Cassero, 46 anni, di Benevento, Vincenzo Catalano, 66 anni, di Benevento, Antonella Cecere, 58 anni, di Montesarchio, Pasquale Cioffi, 56 anni, di Airola, Alfredo Dell'Aquila, 66 anni, di Benevento, Antonio Franco, 49 anni, di Montesarchio, Michele Grosso, 60 anni, di Benevento, Maria Marinaccio, 55 anni, di Pannarano, Biagio Mataluni, 53 anni, Biagio Flavio Mataluni, 38 anni, Fabio Mataluni, 57 anni, Nunzia Mataluni, 34 anni, di Montesarchio, Cosimo Matarazzo, 63 anni, di Benevento, Christian Mazzucco, 51 anni, di Legnago,  Carmine Antonio Pancione, 57 anni, di Pannarano, Andrea Porcaro, 44 anni, Francesco Porcaro, 40 anni, Antonio Rummo, 42 anni, Cosimo Rummo, 70 anni, di Benevento, Elvira Schioppi, 61 anni, di Frattamaggiore, Claudio Zollo, 64 anni, di Benevento.

Sono impegnati nella difesa gli avvocati Giuseppe Iannaccone, Angelo Leone, Sergio Rando, Italo Palumbo, Vincenzo Regardi, Roberto Pulcino, Camillo Cancellario, Guido Principe,Carlo Iannace, Fabio Russo, Marco Calleri, Andrea Rossetti, Amedeo Barletta, Gildo Ursini, Salvino Mondello, Pierluigi Pugliese, Mario Cecere, Marianna Febbraio, Umberto Del Basso De Caro, Domenico Papaleo, Franco Coppi, Claudio Fiorini, Paola Severino.

L'inchiesta era stata avviata nel 2016 dopo una segnalazione del Tribunale, che aveva bocciato la richiesta di concordato avanzata nel novembre del 2015 da una società nata dalla fusione di altre due di cui era legale rappresentante una persona arrestata al Nord con l'accusa di frode fiscale.

Una nuova società, un nuovo amministratore – è la storia per la quale è stata dichiarata la prescrizione- , ma la procedura di concordato non aveva convinto il presidente della sezione fallimentare del Tribunale Michele Monteleone, che l'aveva bocciata senza appello, decidendo di revocare tutti gli incarichi assegnati ai professionisti che avevano curato la pratica diventata 'materia del contendere', proposti anche per l'eliminazione dall'elenco dei delegati alle esecuzioni immobiliari. Era stato questo il punto di partenza di un'attività investigativa che si era poi concentrata anche su altri gruppi imprenditoriali – Mataluni e Rummo- del territorio.