Tumori al seno, al San Pio la biopsia VABB. Morgante: primi in Campania

Il dottore Bencivenga: ulteriore balzo in avanti anche contro la mobilità passiva. Eseguiti 5 esami

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E sulla carenza di medici. Si spera che i vincitori dell'ultimo concorso scelgano di operare presso l'azienda ospedaliera San Pio

Benevento.  

A Benevento la lotta contro il tumore al seno ha segnato un balzo in avanti grazie ad una nuova tecnica diagnostica messa a punto dagli specialisti dell'azienda ospedaliera San Pio per la diagnosi grazie la biopsia VABB (Vacuum Assisted Breast Biopsy). Si tratta di un esame diagnostico eseguito sotto RM ossia risonanza magnetica,finalizzato al prelievo di frammenti di tessuto, di sospetta natura patologica, sui quali verrà effettuato un esame istologico. E' l'ospedale San Pio di Benevento il primo in Campania ad offrire alle pazienti il nuovo esame.

Questa mattina la presentazione della nuova prestazione sanitaria condotta dall'nità operativa complessa di Diagnostica per immagini dell'ospedale Rummo, diretta dal dottore Alfonso Bencivenga.

Una bella notizia per la diagnosi dei carcinoma della mammella per la sanità ospedaliera del Sannio come ha rimarcato il direttore genererale del San Pio, Maria Morgante: “Un risultato importante ottenuto grazie a tutte le professionalità del reparto diretto dal dottore Bencivenga. Il San Pio questa volte fa da apripista per la biopsia VABB utilizzando la risonanza magnetica già effettuata su cinque pazienti. In questo modo diventiamo sempre più attrattivi, rispondiamo positivamente alle richieste di screening di secondo livello. Un ulteriore passo che servirà anche a contrastare la mobilità passiva”, ovvero i cosiddetti viaggi della speranza dei pazienti che si rivolgono a strutture, specialmente del Nord Italia per la cura di determinate patologie.

Nuova procedura che ha molteplici vantaggi. “A partire – ha sottolineato il dottore Bencivenga - dall'individuazione di aree sospette nella mammella che prima era difficile individuare con la mammografia. Nelle mammelle molto dense riusciamo ad avere una diagnosi istologica su piccole aree neoplastiche che altrimenti non potremmo tipizzare. Ma ancor di più – ha poi rimarcato il direttore della Uoc di Diagnostica per immagini – oggi laddove sia già stata fatta una diagnosi di neoplasia in un quadrante della mammella, facendo la risonanza pre operatoria a volte vengono fuori altre aree sospette in altri quadranti. Ed è qui che è fondamentale riuscire ad avere la diagnosi istologica in modo che in caso di positività si agisce chirurgicamente direttamente in base al nuovo risultato”.

Procedura che è stata applicata già a cinque pazienti selezionate nei precedenti due mesi. Fino ad oggi le pazienti dovevano rivolgersi ai centri del Nord Italia, come Milano per eseguire questo tipo di Biopsia. Oggi la si può fare anche al Rummo”.