Parigi sconosciuta: come arrivare all'ultimo rifugio segreto di Honoré de Balzac

Alla Maison lo scrittore vi arrivò sotto falso nome e per sfuggire ai creditori furiosi con lui

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Si dice che lavorasse 17 ore al giorno ai suoi scritti e alla produzione di quella che è considerata l'apogeo della sua arte: La Comédie Humaine.

(s.f.) - Metro linea 9, direzione Mairie de Montreuil - fermata la Muette. Percorrere tutta la rue de Passy, ricca di commerci di ogni tipo, per sfociare nella discretissima Rue de Renouard. Al numero 49 troverete la placca indicativa e storica della "Maison de Balzac".

In basso la presenza di una "Bâtisse", con un bel e discreto giardino con vista sulla "Tour Eiffel".

L'accesso è sulla strada spesso gratuito, quando non ci sono esposizioni. È in questo appartato e calmo luogo che Balzac si rifugiò per scappare ai suoi creditori e al pignoramento della sua proprietà a Jardies a Sèvres.

Nel 1840 qui Balzac arrivò sotto falso nome: Mr. De Breugnol e vi rimase 7 anni. Qui lo spirito è pronto a catturare e immaginare lo Spirito di Realista Balzachiano, letterato instancabilmente prolifico, si dice che lavorasse 17 ore al giorno ai suoi scritti e alla produzione di quella che è considerata l'apogeo della sua arte: La Comédie Humaine.

In essa nacquero numerosi e celebri personaggi come mr. Vautrin... maître Derville... comtesse Anasthasia de Restaud... Nanon e tantissimi altri. Caratterizzazioni dei personaggi del tempo ideati dallo sguardo del più grande scrittore "realista" della letteratura francese. Oggi, per lavori in corso, visitabile solo il piano che da sul giardino, i due piani sottostanti de La Maison sono chiusi.

L'appartemento contiene nelle varie stanze ninnoli, statue, poltrone appartenutegli, nonché l'unica sua fotografia e le molteplici "gravures" dei  personaggi della Comédie Humaine. Se ne contano centinaia. Nel suo Studio, il caminetto in legno intarsiato, acquistato dalla sua ricca compagna m.me Hanska. Sembra che si rivelò un falso rispetto al legno di cui era composto. Una vera e meravigliosa ricostruzione storica!

Finita la visita ci si accomoda nel silenzioso giardino profittando dei raggi tiepidi del sole di oggi, sorseggiando un café noisette e degustando un Cake del Rose Bakery con vista sulla Tour Eiffel, che svetta poco distante. Qui si è lontani dal trambusto della città e si vive di Parigi un idea per trascorrere una calma  immersione nella cultura francese, senza dimenticare l'influenza Italiana che Balzac risentì nel corso della sua vita. Ci lascio' nel 1850.