A Baronissi arriva “Mulan”. Non è il celebre classico della Walt Disney ma il soprannome pallavolistico della siciliana Ambra Composto, classe ’87, alta 180 centimetri, ruolo centrale. «Signora della fast», l’ha definita il direttore sportivo della Due Principati, Franco Cutolo che ha assicurato a coach Pierpaolo Veglia un’altra atleta di temperamento e di categoria. Con il suo ingaggio, la Due Principati completa la batteria delle centrali per il campionato di serie B1: Composto farà compagnia nel reparto a Francesca Maresca che l’aveva preceduta giorni fa nella lista dei nuovi arrivi, ma anche a Carmen Gagliardi dopo il rinnovo del prestito dalla VolAlto, ed a Giulia Rago, irnina doc, atleta di Baronissi, la giocatrice di militanza più lunga nella P2P.
"Sta venendo fuori una squadra che definisco graziosa – dice Ambra Composto – la società ha già ingaggiato Maresca, poi la palleggiatrice Gorini e le schiacciatrici Padua e Viscito. I volti nuovi si aggiungono ad un’ossatura già buona, un gruppo solido». Prima di Santa Teresa Riva, in B1, Composto aveva vinto il campionato di serie B2 a Siracusa, nel 2013/14 aveva conquistato i playoff per l’A2 con l’Akragas ma ad Agrigento aveva già festeggiato la promozione in B1 nel 2012/13. Insomma ha il “vizio” di vincere o di provare a farlo: playoff per la B1 a Porto Recanati nel 2012, metà anno a Potenza nel 2010/11 con trasferimento al giro di boa a Gela per conquistare i playoff per la B1, promozione in B1 a Siracusa nel 2009 e quattro anni a Modica, dal 2004 al 2008. Perché Baronissi? "Perché ci sono un’intelaiatura e un orizzonte, una società presente, uno staff tecnico preparato. Poi ci siamo noi che in campo dobbiamo innanzitutto raggiungere il traguardo della permanenza perché è ovviamente il primo obiettivo di una matricola. Se, però, faremo il nostro dovere e saremo continue, a mio parere potremo toglierci soddisfazioni. In B1, nonostante nel tempo sia un po’ calato il livello, ci siamo imbattuti la scorsa stagione in un campionato indecifrabile, equilibrato.
Non c’era l’ammazza campionato ma tutti vincevano contro tutti. Ritrovo Padua: ci siamo “scannate” quando lei era ad Agrigento e io a Marsala per la lotta al vertice; abbiamo giocato mezzo anno insieme a Siracusa nel 2014/15 ma poi a gennaio abbiamo fatto entrambe una scelta diversa, Irene a Rieti e io a Santa Teresa. Ritrovo Armonia e Gagliardi: avversarie di un tempo, ora compagne, tutte sotto lo stesso vessillo”. Perché il soprannome Mulan? “E’ retaggio dei banchi di scuola e poi è diventato il nomignolo della pallavolo. Quando mi lego i capelli e li raccolgo dicevano – e dicono - che c’è somiglianza con la protagonista del film Disney che è una storia bellissima, fatta di coraggio, di anticonformismo, di salvezza. Mulan sfida tutto e tutti, salva il padre invalido dalla chiamata alle armi e raccoglie i capelli sotto il berretto fingendosi maschio per andare a combattere contro gli Unni.
Salva la Cina, libera l’imperatore. Un guerriero donna. Spero di esserlo sempre anche in campo”. Ecco le caratteristiche tecniche: “Ho fatto sia il primo che il secondo centro. Per liberare la fast si preferisce di solito farmi giocare da primo centro ma la volontà dell’allenatore è sovrana e quindi deciderà coach Veglia, ci mancherebbe. Ho buona presenza a muro pur non essendo altissima: il salto mi accompagna”. Ambra Composto indosserà la maglia numero 13. “Ho sempre avuto il 5 e ci sono legatissima ma è occupato: sulle spalle di Martina del Vaglio che ha guidato il gioco della Due Principati l'anno scorso dopo tante partite e tanti sacrifici. Prenderò quindi il numero 13, che mi ha accompagnato negli ultimi due campionati a Santa Teresa”.
Redazione Sport