Salernitana, mentalità e forza del gruppo: così Marino ha rialzato i granata

Per la prima volta in stagione i campani sono fuori dalla zona rossa, ora parte il rush finale

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Salerno.  

Con mosse semplici ma incisive, Pasquale Marino è riuscito a risollevare la Salernitana, riaprendo con convinzione la volata salvezza. Il tecnico siciliano non ha snaturato tatticamente la squadra (“A sei giornate dalla fine non avresti il tempo di farlo”, spiegò al suo arrivo) ma ha lavorato su alcuni concetti importanti, cambiando la mentalità e riuscendo a far sentire tutti importanti. “Dallo Spezia in poi dovremo affrontare un autentico tour de force e avrò bisogno del contributo di tutti”, ha ribadito nel post-gara del match vinto 3-1 sul Cosenza, spiegando le scelte portate avanti nel corso dei 90 minuti.

Nuova linfa dalla panchina 

Tello, pur non riuscendo ad incidere, è tornato titolare dopo 5 mesi per sopperire all’assenza di Zuccon; Hrustic, subentrato ad inizio ripresa, è apparso ben altro calciatore rispetto a quello della prima parte di stagione ed ha messo il suo zampino sia nella rete del 2-0 (ha battuto l’angolo in occasione del raddoppio di Ferrari) che avviando la ripartenza del 3-0 di Tongya. È apparso rivitalizzato anche Simy, tornato a sorpresa tra i convocati e lanciato nella mischia per far rifiatare Cerri. Il nigeriano non ha inciso sotto porta ma si è sacrificato tanto per la squadra, dando un buon contributo in fase difensiva. 

La rete del 3-0, tra l’altro, è nata tutta sull’asse dei subentrati: Hrustic ha recuperato palla, Stojanovic si è involato e Tongya ha finalizzato.

Segnali incoraggianti che, supportati dal peso dei 6 punti conquistati nelle ultime due partite, aprono nuovi scenari in casa Salernitana, per la prima volta fuori dalle zone rosse e finalmente rivitalizzata dalla cura Marino.