Salernitana, che rivoluzione! Un girone dopo in formazione solo un superstite

Della sfida all'andata con il Cittadella solo un riconfermato nell'undici iniziale

salernitana che rivoluzione un girone dopo in formazione solo un superstite
Salerno.  

Era il 17 agosto 2024 quando la Salernitana iniziava il suo cammino in serie B affrontando e superando il Cittadella nella prima uscita all’Arechi. La Bersagliera di Giovanni Martusciello scendeva in campo con Sepe tra i pali, la linea difensiva composta da Daniliuc, Bronn, Velthuis e Njoh. In mezzo al campo il faro Amatucci, Maggiore e Mamadou Coulibaly ai lati. In attacco, nel tridente, Kallon e Valencia ai lati di Simy. Finì 2-1 con i gol di Daniliuc e Simy, venne attribuito autogol ad Angeli dopo lo svantaggio iniziale firmato Rabbi. Il primo venne ceduto sui titoli di coda del mercato, il secondo è rimasto a Salerno ma vive il girone di ritorno da separato in casa.

Quanti addii

Un girone dopo, di quella Salernitana resta un solo elemento, quanto meno nello starting eleven iniziale. Lorenzo Amatucci è stato il perno di tutte e quattro le gestioni tecniche che si sono succedute in stagione, elemento di continuità e soprattutto riferimento in cabina di regia. Sepe ha perso il posto a discapito di Christensen. Velthuis è stato ceduto, Bronn è infortunato mentre Njoh è stato scavalcato da Corazza. Mamadou Coulibaly e Maggiore non fanno più parte della rosa granata, così come Kallon e Valencia. Stesso avversario ma con un undici completamente rivoluzionato. Segnale di una Salernitana dai due volti, una discontinuità tecnica che rischia di costare cara.