Nessun legame per il prossimo anno. "Mi hanno fatto un contratto triennale: aprile, maggio e giugno", sorride Pasquale Marino. Il tecnico siciliano è il quarto allenatore della Salernitana. In conferenza stampa, il tecnico ha raccontato: "Sono uomo del Sud, non potevo rifiutare questa offerta". Tanti i temi toccati: "Ho trovato una squadra ben allenata ma che deve liberarsi mentalmente. Ora dobbiamo pensare di partita in partita, ci aspettano sei finali. Abbiamo provato a simulare la partita che ci aspetta con il Sudtirol. L’attenzione e la concentrazione è fondamentale perché serve la cura dei dettagli. Serve dare qualcosa in più, portando le proprie caratteristiche, il proprio metodo di lavoro. Ho chiesto alla squadra di liberarsi mentalmente e di dare sfogo alle proprie ambizioni.
Retrocessione? Quando si scende di categoria è difficile e credo si sia partiti col piede sbagliato perché ci sono tante dinamiche interne che non ti permette di essere tranquilli. Poi quando tutto si complica, anche i calciatori che non sono abituati a lottare per la retrocessione ne risentono. Capisco qual è la testa dei ragazzi, come sia difficile mettere in mostra le proprie qualità, non riuscire a rendere come si spera. Ora serve ovattarsi, ragionare solo sull’obiettivo senza distrazioni.
Sudtirol? Servirà un approccio propositivo. I numeri non servono senza l’appoggio mentale, i moduli non valgono niente senza la forza, il carattere, il coraggio. Conta tutto questo, senza mai perdere l’equilibrio. Bisogna attaccare tutti insieme e soprattutto farlo con ordine contro un avversario che sa difendersi bene, sa aggredire la palla e soprattutto ripartire con forza a campo aperto. Servirà avere equilibrio, attaccare con ordine e riempire l’area in maniera diversa. Partire bene sarebbe una spinta non indifferente ma conterà lottare fino al 90’ dell’ultimo secondo.
Organico? Dobbiamo essere bravi a portare avanti i calciatori che in questo momento hanno giocato di più. In sei partite non si può pensare di rimettere dentro chi è stato fermo per tre mesi. Un conto è allenarsi, un conto è giocare le partite. Ora ci sono solo sei partite e serve avere intensità, serve avere certezze nell’immediato per questo scorcio di campionato. Cercheremo di mettere in campo ritmo, che abbia fame, dedizione e ambizione.
Corazza? Abbiamo provato qualche soluzione in più, al di là dei nomi. I calciatori sapranno la formazione solo domani mattina. Mi porto qualche dubbio, stiamo lavorando tanto per cercare di sbagliare il meno possibile, in una gara difficile, molto intensa. L’approccio è positivo, così come l’applicazione e la comunicazione. Serve equilibrio.
Attaccanti? Sono vogliosi di cambiare questo momento difficile. Pubblico? Sono del sud e vivo di passione e di calcio, sono bene la passione di questa piazza. Ora serve questo aiuto, questo trasporto soprattutto per i calciatori che mi auguro sappia trainare poi i tifosi. Adesso serve unione e compattezza: è l’unico modo per arrivare alla salvezza”.